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Categoria catastale immobile, se hai sbagliato rischi di pagare doppie tasse: puoi farla correggere così

Se avete sbagliato categoria catastale dell’immobile, rischiate di pagare doppie tasse. Ecco come farla correggere per evitare problemi.

Per categorie catastali si intende una particolare funzione che ha il compito di indicare la destinazione d’uso di un determinato immobile al momento dell’acquisto. Solitamente avvengono raggruppamenti per caratteristiche simili nello stesso gruppo, che viene determinato da una lettera che può andare dalla lettera A alla F.

come cambiare categoria catastale
Categoria catastale immobile, ecco come effettuare una variazione – Lamiapartitaiva.it

Ma a cosa servono? Il loro ruolo principale è determinare una tassazione specifica alle imposte in base alla rendita catastale. Ecco perché è sempre bene conoscere a quale gruppo appartiene il proprio immobile e non sbagliare nulla a livello di assegnazione. Perché il rischio è di pagare doppie tasse. Se avete sbagliato qualcosa nel momento della comunicazione, fate così per correggere tutto prima che sia troppo tardi. Ci sono alcuni passaggi ben precisi che è bene eseguire il prima possibile.

Categoria catastale dell’immobile sbagliata: come farla correggere

Sbagliare la comunicazione della categoria catastale di un immobile è un errore non così raro come potreste immaginare. Ci sono diversi casi ogni anno, che hanno il rischio di comportare un pagamento doppio delle tasse. Se anche voi vi siete accorti di aver sbagliato, vi consigliamo di procedere quanto prima con la correzione tramite il sistema della variazione catastale.

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Ecco la procedura per la variazione della categoria catastale – Lamiapartitaiva.it

Cosa bisogna fare nel pratico? Innanzitutto è bene richiedere il supporto di un professionista abilitato, come può essere un geometra o un architetto. Può anche succedere che il proprietario dell’abitazione vada a richiedere un aggiornamento, in quanto la modifica è semplice e non richiede l’ausilio di un esperto. Dopo questi controlli preliminari, il prossimo passo è presentare la richiesta di modifica presso gli uffici del catasto dedicato. O anche direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

State molto attenti perché la variazione può essere presentata entro un massimo di 30 giorni dalla conclusione dei lavoratori, seguendo la procedura informatica DOCFA. Dopo aver completato ogni singolo passaggio, l’ufficio dovrebbe fornirvi la nuova planimetria entro 7 giorni. Per poter procedere con la variazione, il costo medio è di circa 50 euro. A cui va aggiunto il compenso per il tecnico abilitato, che in certi casi potrebbe anche arrivare a costare diverse centinaia di euro.

Una spesa però necessaria, per evitare tassazioni sulle imposte non in linea con quella che è la categoria catastale alla quale appartiene l’immobile. Ci sono particolari casi in cui potreste ritrovarvi a pagare anche il doppio per uno sbaglio iniziale.

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