Scopri come superare le sfide burocratiche e legali legate alla vendita di case ricevute in donazione: ecco le giuste procedure.
Avete mai pensato di dare una svolta alla vostra vita vendendo quella casa che avete ricevuto in dono dai genitori o da altri cari? Sì, è possibile, ma attenzione, non è così semplice come potrebbe sembrare! La burocrazia fa capolino con tutte le sue complicazioni legate alla normativa che tutela gli eredi legittimi. E non dimentichiamoci dei cambiamenti avvenuti nei parametri legislativi nel corso degli anni, che hanno contribuito a seminare un po’ di confusione.
Può accadere infatti di aver comprato una casa che, in seguito, potrebbe essere richiesta indietro dagli eredi del donante. Un incubo, vero? Quindi, come fare per vendere una casa ricevuta in donazione senza rischi?
Innanzitutto, facciamo chiarezza sulla donazione di casa. La legge la definisce come un atto di generosità in cui una parte arricchisce l’altra trasferendole un diritto o assumendosi un impegno. Tuttavia, vendere una casa donata può diventare un rebus a causa della normativa che regola gli eredi legittimi. Gli eredi, infatti, potrebbero reclamare la loro parte, rendendo complicata la vita all’acquirente.
Quindi, quali sono i possibili problemi? Quando il donante è ancora in vita e il donatario, spesso un figlio, accetta immediatamente la casa, può sorgere il dilemma sulla possibilità di venderla in seguito. In teoria sì, ma nella pratica potrebbero emergere complicazioni al momento della morte del donante. Gli eredi potrebbero contestare l’azione, e ciò potrebbe trasformarsi in un vero e proprio labirinto legale.
La strada più semplice è trovare un accordo preventivo tra gli eredi, magari ottenendo una dichiarazione di rinuncia sulla casa donata. Questo dovrebbe avvenire per iscritto, preferibilmente al momento della donazione e di fronte a un notaio. Ma sappiamo che in famiglia le cose non sono sempre così facili, e se il donatario non è un erede diretto, la situazione si complica ulteriormente.
Un’altra opzione è tentare una “risoluzione della donazione“, ma attenzione, questa procedura è ancora oggetto di dibattito nel mondo giuridico, con sentenze spesso discordanti. Per stare tranquilli prima di vendere una casa ricevuta in dono, è necessario avere pazienza e aspettare che il tempo faccia il suo corso. Ma quanto tempo? Dopo quanti anni è possibile vendere una casa donata? Sono necessari 20 anni dalla trascrizione dell’atto o, in alternativa, 10 anni dalla morte del donante. Questo, però, vale solo per le donazioni effettuate dopo l’entrata in vigore della legge 80 del 2005. Per quelle precedenti, il rischio di problemi non è escluso.
Questo modello di gestione patrimoniale porta con sé una serie di implicazioni legali e pratiche…
La bocciatura dell'emendamento per alleggerire la tassazione sulle plusvalenze immobiliari solleva interrogativi sul futuro del…
Il Bitcoin supera gli 86.000 dollari, alimentato da promesse politiche e rinnovato interesse degli investitori,…
Dina Boluarte e Xi Jinping si incontrano a Lima per inaugurare il mega-porto di Chancay,…
Cresce in Italia la mobilitazione per abrogare la legge sull'Autonomia Differenziata, con oltre un milione…
La Consob avverte sulle crescenti frodi finanziarie su WhatsApp, dove truffatori utilizzano nomi noti per…