L’adeguamento alla normativa europea “Case Green” potrebbe incidere fortemente sui bilanci delle famiglie italiane.
La direttiva āCase Greenā ha come obiettivo primario quello di rendere il parco edilizio europeo climaticamente neutrale, ovvero a emissioni zeroĀ entro il 2050. Sono previsti anche degliĀ obiettivi intermediĀ di risparmio energetico per gli edifici residenziali e non residenziali, quali laĀ riduzione del consumoĀ medio di energia delĀ 16% entro il 2030Ā e delĀ 20-22% entro il 2035. La direttiva prevede, tra le altre indicazioni, lāeliminazione graduale delle caldaieĀ a combustibili fossiliĀ entro il 2040, con la cessazione dei sussidi per lāinstallazione di queste ultime a partire dal 1Ā° gennaio 2025. In attesa che il Parlamento italiano legiferi in materia, una indagine del CRESME, che ĆØ una societĆ italiana che si occupa di studiare le tendenze del mercato immobiliare nazionale ed internazionale, ha previsto che questa “rivoluzione” interesserĆ circa 3 milioni di abitazioni private, singole o facenti parte di condominii.
L’indagine, prosegue sostenendo che l’esborso previsto per l’adeguamento delle abitazioni civili sarĆ di circa 48 mila euro ciascuna, per un totale di circa 320 miliardi di euro fino al 2030. Questi calcoli sono riferiti alla prima compilazione della normativa, che ĆØ poi stata modificata e “ammorbidita”, fino alla sua definitiva stesura, che lascia ampia libertĆ ai singoli Stati membri sulle modalitĆ di come gestire le ristrutturazioni. La buona notizia ĆØ che a fronte di un esborso economico non indifferente, la riqualificazione degli immobili, porterĆ un sensibile risparmio dei consumi sulle bollette, poichĆ© attualmente -prosegue l’indagine- il 72% del parco immobiliare nazionale ha piĆ¹ di 48 anni e il 70% di esso si posiziona nelle categorie E e G e proprio su queste categorie ha colpito piĆ¹ duramente la crisi energetica del 2022.
Un salasso imposto dall’Europa, o un’occasione per migliorare il nostro habitat?
Ancor prima che il parlamento europeo legiferasse in materia, molti italiani avevano giĆ provveduto a rinnovare in maniera green le abitazioni, approfittando sia per condomini che per singole abitazioni delle normative che prevedevano incentivi, sia installando pannelli solari, dove possibile, sostituendo i serramenti e le tapparelle o installando pannelli termici per l’isolamento degli edifici. GiĆ nel 2022 gli italiani, secondo la stima del Cresme, avrebbero investito nell’efficientamento delle proprie abitazioni complessivamente 223 miliardi di euro.
La ristrutturazione dell’immobile mirata al miglioramento della classe energetica, si riflette anche nel mercato della compravendita, poichĆ© un’abitazione green vale il 45% in piĆ¹ di una non adeguata alla classe di efficientamento alta e perciĆ² destinata ad essere ristrutturata dall’acquirente. Si prevede, inoltre. che l’innalzamento di almeno due classi energetiche, restituisca un risparmio medio annuo per ogni famiglia di circa 1.067 euro