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Carte prepagate, fate attenzione: con queste operazioni scattano i controlli della Guardia di Finanza

Anche le carte prepagate sono soggette ai controlli dell’autorità fiscale, nonostante siano scollegate dall’apertura di un contro corrente.

Le carte prepagate non necessitano dell’apertura di conto corrente e vengono di norma rilasciate dopo il versamento anticipato di una determinata somma, anche minima. Le somme spese o prelevate vengono addebitate immediatamente. In tanti credono ancora che l’uso delle prepagate possa rendere ogni movimentazione inaccessibile agli occhi del fisco. Ma è davvero così?

Fisco: controlli su movimenti di carte prepagate
Controlli sulle carte di credito prepagate: ecco quando scattano – lamiapartitaiva.it

In pratica, chi si preoccupa di poter subire accertamenti da parte della Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrate potrebbe erroneamente convincersi che l’uso di carte prepagate non comporti controlli approfonditi su entrate e uscite. In realtà, ci sono determinate operazioni che potrebbero far scattare l’intervento da parte della Guardia di Finanza.

Già da tempo l’Unità d’Informazione Finanziaria della Banca d’Italia ha rilevato l’utilizzo anomalo di carte di pagamento per prelevamenti di denaro contante. Secondo il fisco italiano, un simile fenomeno espone gli intermediari a un elevato rischio di riciclaggio.

Ecco perché alcune operazioni destano chiaro sospetto. Per esempio, i ripetuti prelievi di denaro contante di alto ammontare mediante le carte prepagate, magari emesse da intermediari esteri, fanno scattare un campanello di allarme abbastanza chiaro.

Tutte le banche sono quindi tenute a segnalare determinati comportamenti all’Unità d’Informazione Finanziaria. Cosa fare, dunque? Anche nel caso di attività lecite di gestione del denaro o somme dichiarate, per non avere problemi e la noia di subire un accertamento, è sempre meglio evitare prelievi frequenti di somme rilevanti.

Controlli ai movimenti delle carte prepagate

L’Unità d’Informazione Finanziaria, dopo opportune verifiche, potrebbe infatti valutare se segnalare o meno la situazione alla Guardia di Finanza. Di base, bisogna ricordate che tutti i soldi ricevuti tramite una Postepay o un’altra carta prepagata sono destinati a essere inseriti nell’anagrafe tributaria.

Le carte prepagata sono controllate
Cosa non fare con una carta di credito prepagata – lamiapartitaiva.it

Poi, dai dati delle carte non sarà difficile per il fisco risalire al titolare e indagare sulla sua situazione patrimoniale. Si tratta in pratica di Incrociare diversi dati. Ecco perché le carte prepagate non nascondono del tutto al fisco i possibili evasori.

I controlli applicabili alle carte prepagate interessando anche i sistemi di pagamento molto diffusi come PayPal e Money. Anche le carte con sistema pagamento online possono essere analizzate da un controllo fiscale. Per i conti PayPal, la carta è sempre essere inserita nell’anagrafe tributaria nel caso in cui sia associata a un conto corrente e a un IBAN.

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