I distributori si preparano ad essere nuovamente un incubo per gli automobilisti: i carburanti fanno davvero paura, la situazione.
Specialmente nelle grandi città, in pochi fanno ad oggi a meno dell’automobile per andare a lavoro o effettuare altri vari spostamenti quotidiani; per questo, i carburanti sono sempre al centro dell’attenzione e sotto i riflettori dell’opinione pubblica, con molti cittadini che seguono con interesse notizie a riguardo.
Parallelamente alla crisi dell’energia elettrica e del gas, in questi anni abbiamo vissuto anche una grande crisi per quanto riguarda i carburanti, con i prezzi schizzati alle stelle; il peggio (anche grazie all’intervento del governo, che ha tagliato precedentemente le accise) è passato, ma il mercato dei carburanti è costantemente monitorato.
Data la situazione delicata in Medio Oriente, il mercato del petrolio vive nell’incertezza e non è escluso che, prossimamente, i prezzi possano di nuovo tornare ad essere altissimi: i distributori ci faranno paura nel prossimo futuro?
Prezzi dei carburanti, cosa succederà nelle prossime settimane?
Stando a quanto riportato da money.it, dopo giorni di perdite consecutive il prezzo del petrolio è in aumento; i dati parlano di un guadagno del Brent settimanale di circa il 2,4%, mentre è stata registrata una crescita dello 0,9% del WTI, entrambe le quotazioni (al momento) in salita.
Il prezzo del greggio si prepara dunque ad essere al centro della scena economica nelle prossime settimane, data la situazione di incertezza che lo condizionerà: con la guerra mediorientale in atto (e che non sembra purtroppo prossima a cessare, ma anzi aggravarsi ancora di più) l’Iran potrebbe avere un impatto decisivo sulla produzione di petrolio, così come ci sono delle incerte previsione sulla potenza della domanda globale.
Come spiegato dalla Banca Mondiale negli scorsi giorni, a preoccupare è proprio la situazione in Medio Oriente: oltre alla tragedia vissuta da tante persone, un’escalation del conflitto potrebbe portare il prezzo del petrolio (sempre come riporta il sito money.it) addirittura sopra i 100 dollari (80 sterline) al barile, invertendo la tendenza al ribasso dell’inflazione globale e portandola invece ad aumentare di quasi un punto in percentuale. Una situazione che nessuno si augura, specialmente perché la conseguenza sarebbero i prezzi molto più alti al distributore di carburanti, una notizia che tanti cittadini (già impegnati in diverse spese) non vorrebbero vedere.