Cambio IBAN e addebito rate Rottamazione cartelle: si rischia di perdere l’agevolazione

Se per i pagamenti della Rottamazione delle cartelle è stata scelta la domiciliazione bancaria, bisogna comunicare un’eventuale cambio IBAN.

La Legge di Bilancio 2023 aveva previsto la possibilità di usufruire della Rottamazione quater e di saldare i debiti con il Fisco in maniera agevolata.

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Si può chiedere la domiciliazione bancaria per la Rottamazione (lamiapartitaiva.it)

Entro lo scorso 6 novembre doveva essere saldata la prima rata o la rata unica, in base al piano di pagamento prescelto.

I contribuenti che hanno optato per la rateizzazione e che hanno indicato la domiciliazione bancaria devono prestare particolare attenzione ad eventuali variazioni dell’IBAN comunicato in fase di presentazione della domanda.

Nel caso in cui, infatti, l’IBAN sia cambiato, potrebbero esserci degli impedimenti per l’addebito delle successive rate.

Entro il 30 novembre 2023, i debitori aderenti alla Rottamazione dovranno provvedere al saldo anche della seconda rata. In base al principio dei cinque giorni di tolleranza, per non essere considerati inadempienti, ci sarà tempo fino al 5 dicembre.

Per gli abitanti delle aree colpite dalle alluvioni del mese di maggio 2023, invece, la data di scadenza slitta di 3 mesi, proprio come tutti gli altri termini di pagamento.

Per coloro che non hanno scelto la domiciliazione bancaria, con addebito diretto sul conto corrente, le possibilità per effettuare i pagamenti sono le seguenti:

  • servizio Paga on-line;
  • servizi telematici offerti dalle banche e dalle poste;
  • sportello fisico dell’Ufficio Postale oppure della banca;
  • solo previa fissazione di un appuntamento, sportelli dell’Agenzia delle Entrate.

Rottamazione cartelle: in cosa consiste la domiciliazione bancaria e come si attiva?

Senza dubbio, tra i metodi di pagamento possibili per la Rottamazione delle cartelle esattoriali, il più comodo e immediato è la domiciliazione bancaria, perché la somma dovuta viene addebitata direttamente in conto corrente. In altre parole, l’Agenzia delle Entrate, preleva il denaro dal conto nel giorno fissato per la scadenza di ogni rata.

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Pagamento rate tramite accredito su conto corrente (lamiapartitaiva.it)

In questo modo, il contribuente non rischia di dimenticare qualche pagamento e di decadere dal diritto alla definizione agevolata.

La richiesta di domiciliazione bancaria può essere effettuata in ogni momento dall’interessato. Basta cliccare sulla sezione “Definizione agevolata” della propria Area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate e accedere tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

In fase di attivazione, basta specificare l’IBAN collegato al conto corrente sul quale si vuole ricevere l’addebito.

Nella stessa Area è possibile anche beneficiare della funzione di variazione dell’IBAN (ad esempio, quando si chiude un vecchio conto e se ne apre un altro) oppure revocare tale tipologia di versamento.

In seguito alla revoca, però, il contribuente dovrà ricordarsi, prima della scadenza di ogni rata, di effettuare il versamento dell’importo utilizzando una delle altre modalità a disposizione. Anche dopo la revoca, tuttavia, si può sempre decidere di attivare nuovamente la domiciliazione bancaria.

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