Nelle buste paga di molti italiani ci sarà finalmente un bonus che potrà essere un sostegno utile per molti, ecco la cifra.
Si sottolinea spesso non solo sui Tg, ma anche parlando con molte nostre conoscenze, come le buste paga percepite da molti di noi siano troppo basse, soprattutto se rapportate al costo della vita che si alza sempre di più. Questo non vale solo per chi non ha un inquadramento a norma di legge e si deve quindi necessariamente accontentare se ha bisogno di lavorare, ma anche a chi è in regola, visto che molti contratti collettivi non reggono il passo con quanto accade nel resto d’Europa.
Arrivare stremati alla fine del mese, in modo particolare se alle varie spese si deve aggiungere quanto previsto da mutuo o affitto, è quasi naturale, anche se non può che essere sconfortante. Pensare di chiedere un aumento al proprio datore di lavoro è ovviamente impensabile, molti di loro fanno leva sull’idea di poter trovare altri dipendenti che possono avere la necessità di svolgere un ruolo così ambito, nonostante il guadagno insufficiente.
Buste paga con bonus: ecco a quanto ammonta
L’idea di vedere lievitato, anche se leggermente, l’importo che si percepisce nelle buste paga non può quindi che essere provvidenziale. Ed è quello che effettivamente accadrà a breve a molti italiani.
Il governo, in seguito al Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2024, ha infatti dato il via libera a un bonus che avrà il valore di 100 euro, percepibile nel gennaio 2025, in modalità una tantum. Non si tratta però di qualcosa a cui purtroppo avranno diritto tutti, è necessario essere in possesso di requisiti ben precisi.
Tra questi possiamo citare:
- coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato;
- reddito complessivo non superiore a 28 mila euro;
- imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.
A beneficiarne possono essere i lavoratori dipendenti, sono quindi esclusi partite Iva e pensionati. Anche chi si rende conto di poter rientrare nella platea degli aventi diritto dovrà comunque muoversi per ricevere l’agevolazione. Chi rientra in questa categoria dovrà farne richiesta per iscritto al proprio datore di lavoro, segnalando la propria situazione. Nella lettera sarà necessario inserire anche il codice fiscale proprio, del coniuge e dei figli. La cifra sarà comunque lorda, l’effettivo valore dipenderà quindi dall’aliquota e della detrazioni di imposta che spettano al dipedente. Non solo, l’importo sarà proporzionato ai mesi di effettivo lavoro.