Il BTP Valore sta spopolando fra i piccoli investitori: ecco perché è forse il migliore fra i fondi europei per rendimento.
A quanto pare, chi ha puntato sul BTP Valore ha fatto un affare. Pochi giorni fa, il Ministero dell’economia e delle finanze ha comunicato che, con la conclusione del collocamento della seconda emissione del titolo, lo Stato ha raccolto più di 17 miliardi di euro e registrato più di 640.000 nuovi contratti.
Come mai tutto questo successo? Il BTP Valore (la sigla BTP sta per buono del tesoro poliennale) appartiene a particolare famiglia di titoli di Stato dedicata ai piccoli risparmiatori (retail) caratterizzata dalla novità delle cedole trimestrali. Il titolo offre inoltre tassi super vantaggiosi, quindi rendimenti sopra la media. Si parla del 4,10% per il primo, secondo e terzo anno. E poi del 4,50% per il quarto e quinto anno.
Il titolo ha data di godimento 10 ottobre 2023 e scadenza 10 ottobre 2028 e garantisce ai sottoscrittori che manterranno il BTP Valore per tutta la durata dei cinque anni un premio extra finale di fedeltà dello 0,5%. Lo Stato italiano aveva bisogno di liquidi e ha per questo offerto i BTP Valore a tassi molto interessanti, con la promessa del cospicuo premio fedeltà sul capitale investito.
Per l’Italia, si tratta del secondo miglior risultato di sempre tra le emissioni retail del Tesoro. I numeri di questa seconda emissione del BTP Valore 2023 sono infatti stati superati primo BTP Valore, che ha raccolto 18,19 miliardi di euro attraverso 654.675 contratti (lo scorso giugno).
BTP Valore: il fondo che piace ai piccoli investitori e che fa bene ai conti statali
Gli investitori (specie quelli piccoli) hanno risposto con entusiasmo alla possibilità di mettere “a posto i loro risparmi”. Comprare titoli di Stato a tassi super convenienti è infatti uno stimolo che coinvolge da sempre gli italiani. Lo strumento finanziario del titolo di Stato piace perché garantito e perché perfetto per contrastare l’inflazione.
E lo Stato italiano mette in cassa parecchi miliardi, subito spendibili e soprattutto liberi da tutti i vincoli che caratterizzano i fondi europei, come quelli del PNRR. Il titolo Valore è dedicato all’Italia, ed è tassato al 12,5% per i residenti in Italia verso cui era rivolto. La cifra torna quindi al MEF, e il rendimento netto è più basso (si aggira circa al 3,59%).
Gli introiti per gli investitori derivanti dalle cedole diventeranno risparmi. Soldi che, secondo il Governo, entreranno subito nell’economia reale come spese oppure saranno usati per l’acquisto di altri titoli. Ecco perché, alcuni economisti ritengono che il buono sia stata un’ottima mossa per il Governo. Ci sono ovviamente anche dei rischi. Qualcuno paventa l’innalzamento dello spread.