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Quando si deve valutare il senso di un investimento, poiché di questo si tratta, le variabili da considerare sono tante. Rendimento, spese, garanzie e rischi sono tra i fattori più gettonati che ci siano. A questo proposito però, sorge spontaneo un altro interrogativo: quanto può fruttare un investimento di 10.000 mila euro?
Prima di rispondere a questo interrogativo, bisognerà prima comprendere cosa sia il BTP Valore e quali siano le differenze con il conto deposito (CD), altra variabile di investimento piuttosto gettonata. Dopo aver compreso le eventuali differenze si potrà finalmente entrare nel merito del discorso.
Sostanzialmente il BTP Valore consiste in un “gruppo” di titoli di Stato riservato solo ed esclusivamente a risparmiatori e investitori. E come anticipato sopra, presenta delle ovvie differenze con il conto deposito vincolato.
Di per sé il BTP non ha particolari costi di mantenimento, soprattutto in emissione, poiché queste spese sono assolte dal’emittente del titolo o dei titoli in questione. Potrebbe risultare dunque un’opzione conveniente, seppur ciò dipenda da ciò che un investitore o potenziale tale cerca. Ciò detto, risulta interessante capire come può un investimento di 10.000 mila euro arrivare a fruttare nell’arco di 5 anni.
Considerato che anche il conto deposito può avere i suoi vantaggi, seppur con un rendimento molto più variabile, un investimento come quello riportato sopra può arrivare a offrire ai suoi investitori oltre il 5% dell’investimento lordo annuo. Presentando così una percentuale pari al 4% di netto sostanzialmente. Alla fine del periodo dei cinque anni, dunque, su questo presupposto ci sarà un margine di circa 2.000 euro. Davvero niente male dunque, se si considera il “breve” periodo di rendimento.
Un’altra categoria di investimento che vale la pena analizzare è quella dei buoni fruttiferi, meglio noti come buoni postali. Se si deciderà di “chiudere” l’investimento in anticipo si otterrà poco meno del 2% lordo annuo. Ma al termine di tutto il ciclo di durata, che arriverà dunque al settimo anno, si potrà arrivare ad ottenere fino al 2.5% lordo anno dopo anno.
Vi è inoltre la possibilità di poter beneficiare di un premio di durata, ma questo dipenderà solo dall’Indice a cui è legato. Leggendo questi dati è facile capire come convenga molto di più portare a termine l’investimento, per quanto i buoni fruttiferi rappresentino un’ottima opzione per i più indecisi.
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