Grazie alle ultime novità introdotte dal Governo, gli investimenti in BOT e BTP saranno sempre più convenienti. Ecco quale investimento scegliere.
Per investire bisogna innanzitutto sapersi orientare nell’offerta: capire quanto conviene investire e che accordo firmare, prestando opportuna attenzione all’orizzonte temporale di riferimento. Lo Stato italiano sta cercando di incentivare gli investimenti in titoli attraverso la promozione di nuovi buoni con rendimenti apparentemente molto competitivi. Per incassare fondi, infatti, il Governo Meloni sta provando a favorire con tutti i mezzi possibili la diffusione dei cosiddetti BTP People.
Secondo le nuove regole, le somme investite (fino a un certo limite) nei buoni del tesoro poliennali non dovrebbero più incidere neppure sull’ISEE, permettendo quindi al risparmiatore di poter accedere a vari bonus fiscali. Resta a ogni modo da capire quando e quale somma conviene investire.
Di fronte a un’offerta così variegata e apparentemente conveniente, è diventato complicato scegliere come gestire la propria liquidità. Il dubbio epocale fra investimento in titoli di Stato o conti deposito sembra oggi trovare soluzione provvisoria nell’analisi dei rendimenti molto competitivi offerti da certi BTP.
Ma è pur vedo che esistono conti deposito che possono offrire fino 7% lordo, come nel caso del deposito vincolato a vent’anni di Smart Bank. Molto è però l’interesse dei risparmiatori e degli investitori rispetto a BOT (buoni ordinari del tesoro) e BTP a dieci anni.
Il 6 ottobre scorso il BTP a dieci anni ha toccato il 5% di interessi per poi ripiegare al 4,94%. Una percentuale molto interessante, anche in relazione alla sicurezza di un investimento garantito dallo Stato e che, entro certi limiti, non dovrebbe più influire sull’ISEE.
BTP People: perché potrebbero essere le forme di investimento più convenienti
La domanda diventa quindi un’altra. Tra BOT, BTP Valore, BTP Italia, BTP ordinario, BTP People e conto deposito, che cosa conviene di più? Con l’articolo 39 della Manovra, il Governo vorrebbe tenere gli investimenti in BTP fuori dal calcolo ISEE. Tutto ciò per spingere sempre più persone a investire in questi titoli, senza il rischio che l’investimento stesso impedisca al risparmiatore di accedere alle agevolazioni statali.
Il limite di denaro investibile in BTP per non incidere sull’ISEE dovrebbe essere di circa 50.000 euro. Fino a questa cifra, dunque, l’investimento permetterà non solo di generare tassi mediamente alti di interesse ma anche di poter continuare ad accedere a bonus fiscali.
Per ora il BTP People non sembra conveniente come il BTP Valore, che ha registrato un successo incredibile nelle due prime emissioni (tanto da raccogliere complessivamente ben 35,2 miliardi di euro). Ma l’aspettativa è che questi nuovi buoni possano replicare se non superare i risultati dei BTP Valore.
Bisogna sempre ricordarsi che investire solo in base al rendimento può essere controproducente nel lungo periodo. Esigenze improvvise di liquidità, infatti, potrebbero anche compromettere il buon esito dell’investimento.