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Borse di studio, approvato un finanziamento da 17 milioni di euro

Confermata l’approvazione del finanziamento da 17 milioni di euro per supportare gli studi dei giovani talenti ed ecco chi saranno i beneficiari delle borse di studio previste dal decreto Energia.

Il Consiglio dei ministri ha approvato un finanziamento di oltre 17 milioni di euro a favore delle borse di studio universitarie. Tale investimento sarà destinato a tutti gli studenti che, pur avendo raggiunto la graduatoria, sono stati definiti “idonei non beneficiari”. Grazie a questa erogazione, tutti gli idonei potranno finalmente contare sul meritato sostegno economico per perseguire il loro percorso di studi, equivalendo ad un numero complessivo di quasi 5.000 beneficiari. Si tratta dell’ennesima dimostrazione dell’attenzione e dell’impegno del governo per la formazione dei giovani italiani.

Le borse di studio sono uno dei tanti provvedimenti presenti nel Decreto Energia 2023

Le borse di studio sono incluse nel Decreto Energia 2023, recentemente adottato dal Consiglio dei Ministri. Ecco nel dettaglio i principali punti del decreto Energia 2023 presi in considerazione oltre le borse di studio:

Bollette Gas e Luce

Si estende la riduzione delle bollette di energia elettrica e gas per i nuclei familiari in condizioni economiche svantaggiate (con un ISEE fino a 15mila euro o fino a 30mila euro se con 4 figli), nonché per coloro che si trovano in situazioni di salute precarie, al fine di raggiungere obiettivi di risparmio del 30% sull’energia elettrica e del 15% sul gas attualmente praticato. Inoltre, verranno azzerati gli oneri di sistema relativi al gas naturale e si ridurrà l’aliquota IVA al 5% per le fornitura di gas metano e i servizi di teleriscaldamento. Viene introdotto anche un contributo straordinario per le spese di riscaldamento per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 e si consente l’uso della Social Card anche per l’acquisto di carburanti. Infine, è previsto un bonus benzina di 80 euro per le famiglie a basso reddito con un ISEE fino a 15mila euro.

degli studenti studiano davanti all'università
Foto | Keira Burton @Canva – lamiapartitaiva.it

Fatture e Scontrini

Le nuove disposizioni consentono il ravvedimento operoso per il mancato adempimento degli obblighi di certificazione dei corrispettivi tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023, entro il 15 dicembre 2023, evitando le sanzioni accessorie della sospensione della licenza o dell’attività.

Bonus Prima Casa

Viene prorogato il bonus prima casa per i mutui contratti da under 36, giovani coppie e famiglie monogenitoriali, con ISEE fino a 40.000 euro.

Trasporti

Previsto un aumento di 12 milioni di euro del fondo destinato all’attribuzione di un buono per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale o di trasporto ferroviario nazionale, a favore di persone fisiche con un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Il nuovo finanziamento per le borse di studio: un passo in avanti per l’istruzione

Il Decreto Energia ha previsto, tra le varie voci, anche importanti investimenti nel campo dell’educazione superiore. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Dei 17.435.000 euro stanziati per le borse di studio universitarie. Di cui:

  • 7,5 milioni sono garantiti dal MEF e dal lavoro del ministro Giorgetti.
  • I restanti 10 milioni di euro provengono dal recupero di finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non utilizzati dalle Regioni, destinati ad essere distribuiti dove necessario.

Si tratta di un importante impegno per il sostegno dell’istruzione e della formazione dei giovani idonei.

Fra le diverse Regioni su cui si è concentrata l’analisi, emerge la maggiore esigenza di finanziamenti da parte del Veneto, della Lombardia, del Molise e della Calabria per soddisfare le crescenti richieste degli studenti. La prioritaria necessità di potenziare le risorse in queste aree rappresenta una sfida da affrontare congiuntamente e con una strategia di lungo termine.

Il Cdm ha recentemente approvato un Fondo integrativo statale da 17,4 milioni di euro destinato agli universitari.

La costante inflazione ha infatti colpito pesantemente anche gli studenti universitari, rendendo difficile l’accesso all’istruzione per coloro che provengono da famiglie con difficoltà economiche o con bassi redditi.

L’anno 2023 non è diverso dai precedenti. Gli aumenti dei prezzi sono in costante aumento, e gravano ulteriormente sulle famiglie già impegnate a far fronte alla crisi economica post pandemia.

Con l’approvazione del Fondo Integrativo, le borse di studio saranno assegnate a 4.947 studenti già considerati idonei nelle graduatorie regionali. Gli studenti sono attualmente frequentatori attivi di corsi di studi universitari o istituzioni dell’Afam.

Queste borse di studio non sono un nuovo beneficio, come ad esempio l’aumento delle soglie di Isee. Infatti per l’anno accademico 2023-2024 il Ministero dell’Università e della Ricerca aveva già annunciato importanti novità riguardo ai limiti Isee e Ispe. Tra le novità, vi è stato un incremento dei limiti massimi dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e dell’indicatore della situazione patrimoniale equivalente (Ispe). Questo significa che un maggior numero di studenti potrà aver accesso ai benefici del diritto allo studio.

In seguito alla pandemia del 2020 e gli strascichi degli ultimi anni, l’accesso alle borse di studio è stato ampliato sempre di più. Un trend che si prevede possa continuare fino al 2024. Di conseguenza, il ministero ha definito i nuovi limiti massimi per l’Isee (sono stati aumentati di +1.971,14 euro) pari a 26.306,25 euro; e l’Ispe (aumentato di +4.285,10 euro) pari a 57.187,53 euro.

Questo è un segnale positivo per il beneficio al diritto allo studio, soprattutto considerando l’incertezza economica che ha caratterizzato il 2023 e caratterizzerà anche il 2024 in seguito all’addio al Reddito di Cittadinanza.

Le borse di studio sono quindi da considerare un vero e proprio sostegno agli studenti che hanno già presentato domanda nel precedente anno accademico e che sono stati giudicati idonei, ma che non hanno ancora ricevuto il beneficio a causa della mancanza di fondi. Tutti gli idonei potranno così finalmente diventare beneficiari secondo le disposizioni regionali e ottenere un contributo per le spese universitarie. Potranno usufruirne dall’acquisto dei libri alla copertura dei costi di trasporto e persino per l’affitto per gli studenti fuori sede.

L’obiettivo principale resta quello di incentivare l’istruzione e tutelare il diritto allo studio con l’auspicio di offrire l’accesso ai corsi a più di 330.000 studenti. È importante notare che l’Italia sta registrando un numero sempre minore di laureati tra le persone di età compresa tra 30 e 34 anni, sottostimando i valori di altri Paesi europei.

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