Fiato sospeso sui mercati finanziari, ecco le conseguenze del voto negli States sulla borsa!
L’attenzione di investitori e analisti è stata rivolta inevitabilmente, fino alla nottata di ieri, a quello che sarebbe successo – e che quando leggerete sarà ormai successo – alle elezioni in negli USA, in vista quindi delle elezioni presidenziali. La situazione per le borse è stata inevitabilmente molto tesa, in queste ore.
Le Borse europee si sono mosse in modo abbastanza cauto, mostrando segnali contrastanti nelle ultime ore. In particolare, Londra segna un incremento dello 0,6%, mentre Milano e Parigi si attestano su un modesto +0,1%. Dall’altra parte, Francoforte mostra un lieve calo dello 0,1%. Questo contesto fa riflettere sull’incertezza che permea il mercato, alimentata dall’andamento dei sondaggi e dalle conseguenze di una possibile vittoria di Harris, che avrebbe un certo peso sulle politiche economiche.
In un panorama simile, anche Wall Street ha seguito un trend piuttosto incerto, con i future che oscillano attorno alla parità . Il mercato, dunque, sembra avere il fiato sospeso, in attesa di ulteriori sviluppi. Un fenomeno interessante è il comportamento del dollaro, che ha guadagnato molto nelle ultime settimane, ma attualmente è in calo di circa lo 0,6% rispetto all’euro, valutandosi a 1,09. Questo movimento sembra essere dovuto alle crescite inflazionistiche attese, che potrebbero cambiare radicalmente con l’esito delle elezioni.
Rischi e opportunità nel ‘Trump trade’
Con il ‘Trump trade’ in focus, ci sono stati alcuni sviluppi poco incoraggianti per le scommesse che avevano preso piede nei mesi scorsi. Bitcoin ha segnato un lieve calo dello 0,4%, mentre anche il metallo prezioso oro ha subito un decremento dello 0,2%. Gli investitori sembrano rivedere le loro posizioni, e ciò si riflette anche sui Treasury statunitensi, i cui rendimenti sono scesi di quasi 10 punti base. Anche per il Btp si registrano flessioni, con rendimenti che si attestano a 3,66% e uno spread con il Bund sceso a 126 punti. Questa situazione di incertezza genera un clima di attenzione tra gli investitori, che stanno cercando di capire quale potrebbe essere la strategia migliore.
Se da un lato ci sono difficoltà , dall’altro ci sono alcuni titoli azionari che brillano nei mercati. Piazza Affari, ad esempio, ha visto alcuni big come Diasorin e Bper avanzare, insieme anche a Intesa , Mediobanca ed Eni . Questi rialzi sembrano legati a un’ulteriore impennata dei prezzi del petrolio, che ha fatto segnare un incremento del 2,8%, raggiungendo i 71,4 dollari. Il rinvio di un mese dell’aumento della produzione da parte dell’Opec+ e le tensioni geopolitiche, in particolare i rischi d’escalation tra Iran e Israele, continuano ad influenzare poi il mercato dell’energia.
Difficoltà per alcuni settori: chi risente del calo?
Non tutto è roseo quindi, anche se ci sono titoli che hanno sfidato la gravità . Amplifon si attesta -2,1%, e continua a non rispondere positivamente agli ultimi sviluppi. Non va molto meglio per Iveco, che registra un -1,6%, mentre STMicroelectronics è in calo dell’1,2%. Anche Generali e Nexi mostrano segnali negativi, con perdite rispettivamente dell’1% e dell’1%. Questi dati mettono in evidenza un panorama complesso, dove la volatilità è la norma e gli investitori sono costretti a rimanere vigili sugli sviluppi sia economici sia politici.
In questo contesto, ogni decisione e ogni scelta di investimento possono portare a risultati molto diversi, evidenziando una sorta di equilibrio instabile nei mercati. Le aspettative per un cambio di direzione potrebbero variare rapidamente, allineandosi o scollegandosi dagli sviluppi politici in America. La settimana continua a proseguire con tensione, mentre gli occhi rimangono puntati sul voto.