Borsa in Europa in crollo: ecco cosa sta succedendo e i timori su Trump che scatenano l’inferno, ecco perché
Le borse europee continuano a mostrare debolezza in queste settimane, con i mercati che faticano a rimanere in terreno positivo. A influenzare il tutto sono i recenti sviluppi negli Stati Uniti, dove le politiche del nuovo presidente Donald Trump sollevano preoccupazioni. Un clima di incertezza, particolarmente per gli investitori, crea una situazione di nervosismo. Ma cosa sta succedendo esattamente nei mercati finanziari? Scopriamo insieme le ultime tendenze e i principali movimenti con uno sguardo ai titoli e ai settori più significativi.
Le Borse europee stanno affrontando un periodo di difficoltà e stagnazione, evidenziando un saldo negativo protratto per quattro settimane consecutive. Milano si trova in prima linea nel segnare i ribassi, con un calo dell’1,7% che attira l’attenzione. Questa flessione è influenzata dallo stacco delle cedole da parte di molte aziende, creando così tensioni nel mercato. Francoforte e Parigi seguono a ruota, mostrando rispettivamente un declino dello 0,5% e dello 0,3%. In un contesto quasi contrario, Londra riesce a guadagnare appena lo 0,1%. Le preoccupazioni sono palpabili e si concentrano sull’andamento negativo dei listini, ma gli occhi sono puntati anche sulla trimestrale di Nvidia, prevista per domani a mercati chiusi. Gli investitori sono ansiosi di verificare se la crescita del settore dell’Intelligenza Artificiale sia sostenibile nel lungo termine.
Le politiche di Trump e il loro impatto sull’economia
Il clima di preoccupazione è accentuato dai timori relativi alle politiche protezionistiche del presidente americano Trump, le quali hanno risvolti anche sul mercato dei titoli di stato. In particolare, oggi si registra una discesa generale, con i rendimenti dei Btp in aumento di sei punti base, portandosi al 3,61%. In aggiunta, lo spread con il Bund fa segnare un progresso di un paio di punti, raggiungendo quota 122. Queste dinamiche segnalano un’incertezza sempre più marcata riguardo a come le decisioni politiche transatlantiche possano influenzare l’economia europea. Gli investitori temono effetti inflazionistici che potrebbero complicare ulteriormente il panorama finanziario.
L’oro e il Bitcoin tra alti e bassi
A fronte di questo scenario di preoccupazione, alcuni asset mostrano segni di ripresa. È il caso dell’oro, il quale guadagna lo 0,5% e raggiunge il valore di 2.607 dollari per oncia. Inoltre, nonostante le turbolenze del mercato, Goldman Sachs prevede una nuova ascesa del metallo prezioso, ipotizzando un record di 3.000 dollari entro la fine del 2025. Anche il Bitcoin, storicamente considerato un rifugio per gli investitori, riacquista quota sopra i 90 mila dollari con un incremento dell’1,7%. L’andamento di questi asset rende evidente che, nonostante le difficoltà economiche globali, ci sono ancora opportunità nel panorama degli investimenti. Ma come evolverà questa situazione con il passare dei giorni?
Andamento delle azioni tra vincitori e vinti
Un’analisi più attenta sulle variazioni dei titoli a Piazza Affari rivela un quadro interessante. I titoli di Banco Bpm e Bper si sono distinti, ciascuno con un rialzo del 2,3%. Anche Tim mostra un incremento dell’1,6%, mantenendo alto l’interesse intorno al potenziale ritorno della cedola. Tuttavia, non tutte le azioni sposano la stessa sorte: Stm, Diasorin e Interpump, ad esempio, stanno subendo perdite significative. L’andamento di titoli come Iveco e Enel è indicativo di un clima di maggiore cautela nel mercato. Sul fronte energetico, il petrolio segna un aumento dell’1,8% sui mercati internazionali, mentre le quotazioni del gas registrano una leggera discesa. Tuttavia, il flusso di gas russo continua a mantenere un certo livello di stabilità, malgrado le recenti tensioni geopolitiche.
L’articolo mette in luce le dinamiche attuali dei mercati e la reazione degli investitori alle politiche economiche globali, rendendo chiaro che l’attenzione rimarrà alta nei prossimi giorni mentre ci si aspetta nuove evoluzioni.