Con l’avvicinarsi del 2024, sono in arrivo tantissime novità: cosa sapere sul bonus ristrutturazione e sul sul funzionamento in caso di morte del beneficiario.
Come prima cosa, cerchiamo di capire di cosa parliamo quando facciamo riferimento proprio al cosiddetto bonus ristrutturazione. Per dirla in poche parole, si tratta di una detrazione fiscale che corrisponde al cinquanta per cento sull’Irpef e che viene applicato fino a un massimo di 96 mila euro di spesa effettuata.
Solitamente, il bonus ristrutturazione si realizza sotto forma di ben dieci quote annuale che hanno un importo uguale e può essere sfruttato mediante la detrazione, la cessione del credito o ancora con possibili sconti in fattura. Inoltre è nominativo: vale a dire che deve essere dichiarato come beneficiario un titolare.
Una domanda, dunque, molto frequente riguarda un caso molto specifico: ovvero cosa succede, nel caso di bonus ristrutturazione già attivo, se il soggetto titolare e beneficiario decede? Ebbene, per scoprire come funziona l’eredità della detrazione e dell’immobile stesso, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Ristrutturazione, come funziona il bonus
Una domanda molto gettonata per quanto riguarda il bonus ristrutturazione ha proprio a che fare con la gestione dello stesso. In particolare, infatti, sono in molti a chiedersi qual è ad esempio l’evoluzione e soprattutto l’eredità di questo aiuto economico nel caso in cui la persona a cui era intestato deceda. Insomma, una volta che il beneficiario di questo sistema viene a mancare, a chi spettano le quote mancante e soprattutto come avviene la loro organizzazione e gestione?
Innanzitutto, è bene specificare che la risposta è stata fornita in modo diretto proprio dall’Agenzia delle Entrate. E, nello specifico, cerca proprio di fornire una spiegazione in merito al passaggio o per meglio dire al trasferimento della detrazione prevista dal bonus ristrutturazione in caso di morte del soggetto beneficiario. Ebbene, secondo quanto indicato anche all’interno della circolare numero 17, tutte le quote rimanenti di cui poter ancora beneficiare in merito alla detrazione in questione si trasferiranno in modo automatico e diretto proprio all’erede del soggetto interessato.
Questo potrà essere sia un erede singolo e diretto, come potrebbe essere ad esempio un coniuge, che ad esempio anche più erede che conversano dunque la detenzione materiale e diretta dell’immobile (in questo secondo caso, dunque, la detrazione andrà ripartita in parti uguali tra tutti i soggetti interessati). È importante, dunque, per poter continuare a beneficare del bonus ristrutturazione stabilire entro il 31 Dicembre dello stesso anno l’erede designato che potrà per tanto usufruire della quota. Proprio per questo motivo, è sempre opportuno in questi casi evitare quanto più possibile di far passare troppo tempo.