È ora disponibile un bonus ristoranti, che potrà rivelarsi provvidenziale per chi ha un locale e ha la bisogno di un sostegno economico.
Il periodo che stiamo vivendo è difficile un po’ per tutti a causa dell’aumento del costo della vita, situazione che ha portato molte persone a ridurre il superfluo, sapendo bene di poter fare pochissimi strappi alla regola. A soffrire maggiormente non sono solo le persone che non hanno un contratto di lavoro stabile, ma soprattutto i liberi professionisti, che si ritrovano a dover pagare tasse sempre più elevate, oltre ad avere a che fare con un calo della clientela.
Giardare in modo positivo al futuro non è così per tutti, specialmente perché non sono in pochi quelli che si aspettano ancora una fase di alti e bassi sul piano dei guadagni. È proprio per questo che il governo ha deciso di intervemire in modo tangibile attraverso l’introduzione di un bonus ristoranti, riservato a chi ha un locale e ha la necessità di compensare alla diminuzione delle entrate.
Il tempo della pandemia è fortunatamente ormai un ricordo, molti non dimenticheranno però come quella fase sia coincisa con una serie di bonus, volti a dare sostegno ai cittadini in difficoltà, in modo tale a chi non aveva la possibilità di lavorare o poteva farlo solo in modo ridotto a causa delle restrizioni che erano state introdotte. Nonostante il tempo sia passato, non sono poche le famiglie che faticano ad arrivare indenni alla fine del mese e che si sentono ormai stremate.
Questa volta è così l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni a intervenire e a dare la possibilità di usufruire di un Bonus Ristoranti, rivolto, come è facile immaginare, a chi ha un locale.
A poterne beneficiare sono ristoranti, pasticcerie e gelaterie, a condizione però di essere in possesso di specifici requisiti. È quindi necessario operare nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione). In questo caso è indispensabile:
Chi invece rientra nel settore identificato dal codice ATECO 56.10.30 (sono cioè gelaterie e pasticcerie) e se operanti con codice ATECO 10.71.20 (si occupano perciò di produzione di pasticceria fresca) dovrà:
In tutti i casi si avrà diritto a contributi a fondo perduto del 70% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 30.000 Euro. Il totale dei fondi a disposizione è pari a 56 milioni di euro.
Non è però possibile utilizzare il Bonus Ristoranti in maniera del tutto libera, ci sono infatti dei vincoli da dover rispettare, così da evitare che qualcuno possa sfruttare il sostegno per scopi personali.
È infatti possibile provvedere per l’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, organici e funzionali e acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.
È inoltre necessario che i beni acquistati siano mantenuti nello Stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo.
Come spesso capita in questi casi, si dovrà provvedere a optare per un pagamento tracciabile, riscontrabile quindi anche a distanza di anni. L’addebito dovrà quindi avvenire attraverso conti correnti dedicati intestati all’impresa. La richiesta dovrà essere presentata entro il prossimo 30 aprile.
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