Attualmente sono attivi vari bonus per le PMI: incentivi e finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto e sovvenzioni.
Gli incentivi più noti per le PMI sono la Nuova Sabatini, il Fondo Impresa Donna, i bonus legati al Piano Transizione 4.0 e il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. In alcune Regioni italiane è possibile richiedere anche altri tipi di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. Con il nuovo esecutivo, un bel po’ di incentivi dedicati alle imprese per sostenere l’economia introdotti dal Governo Draghi sono stati cancellati o ridotti. Ma si sapeva che sarebbero presto scomparsi, dato che erano nati come risposte all’emergenza pandemica.
Tale misure fiscali, come ad esempio finanziamenti a fondo perduto e agevolazioni per l’acquisto di nuovi beni strumentali, vanno intese come aiuti alle imprese piccole e medie (PMI) esistenti, per incentivare gli investimenti a tutto tondo, la digitalizzazione, ma anche la nascita di imprese a tasso zero.
In Italia c’è un effetti problema legato al rilancio del sistema imprenditoriale, e i soldi arrivati dal PNRR non sembrano aver avuto un effetto importante sul settore con il Governo Meloni. Per fortuna esistono bonus dedicati alle PMI alternativi. Come per esempio in Piemonte.
Nella fattispecie la Regione Piemonte ha lanciato a fine ottobre un bonus imprese commercio con contributi da 25.000 a 250.000 euro. Tutte le PMI e le MPMI del commercio operanti in Piemonte possono ottenere il bonus per progetti di innovazione e ammodernamento dei processi produttivi.
Bonus PMI in Piemonte: come ottenere da 25.000 a 250.000 euro di aiuti
Si tratta di aiuti, in forma di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto, dal valore compreso tra 25.000 euro per le micro e piccole imprese. E poi di 250.0000 euro per le medie imprese. Per accedere a questi fondi bisogna inviare una domanda online, avvalendosi del supporto dello sportello telematico che sarà attivo fino a comunicazioni di sospensione o termine da parte di Finpiemonte.
Il bonus permette di accedere a risorse regionali a tasso zero, che coprono fino al 70% dell’investimento dell’impresa. E poi a risorse a tassi di mercato offerte da intermediari finanziari convenzionati con Finpiemonte, pensate per coprire il restante 30% dell’investimento.
Per poter ottenere il finanziamento la PMI deve avere un codice ATECO prevalente considerato ammissibile a imprese singole, attive, in qualunque forma costituite, a eccezione delle cooperative, con iscrizione al Registro Imprese della CCIAA e almeno un’unità locale operativa in Piemonte.
Inoltre, l’attività non deve essere imprese in difficoltà ai sensi della normava comunitaria vigente. E, ancora più importante, non deve essere in stato di liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione, inattività di fatto o di diritto.