Se hai in programma di sposarti sappi che puoi accedere al bonus matrimonio: un importante aiuto fiscale da non lasciarsi sfuggire.
In Italia, ci si sposa sempre meno per questo motivo il governo ha deciso di mettere a disposizione risorse economiche con lo scopo di incentivare le giovani coppie e non solo a compiere il grande passo.
Ma oggi vorremmo soffermarci su un altro importante aiuto: la possibilità di accedere al congedo matrimoniale INPS. Si tratta di un’opportunità riconosciuta ai lavoratori dipendenti sia del settore pubblico che detentore privato, che possono chiedere a loro datore di lavoro di assentarsi per un determinato arco di tempo, in virtù del congedo matrimoniale.
Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questo diritto del lavoratore, con particolare riferimento alla durata e alla retribuzione percepita durante l’assenza dal lavoro.
Il congedo matrimoniale è un diritto che spetta al lavoratore dipendente sia del settore pubblico che del settore privato, che ha la possibilità di assentarsi dal lavoro percependo il 100% della retribuzione.
Lo scopo del congedo è quello di permettere alla dipendente di organizzare questo importante evento della vita personale, poiché il lavoratore un congruo preavviso. Che congedo matrimoniale è riconosciuto anche alle coppie che si sposano tramite Unione civile. È compito del lavoratore presentare domanda al datore di lavoro.
In base a quanto stabilito dalla disciplina italiana ai lavoratori dipendenti hanno diritto a 15 giorni di congedo matrimoniale che devono essere goduti in maniera consecutiva, in quanto non possono essere frazionati.
È opportuno specificare che i contratti collettivi nazionali del lavoro e i settori produttivi di appartenenza possono prevedere una durata del congedo matrimoniale che può differire tra dipendente.
In ogni caso, per poter godere di quest’astensione dal lavoro per poter organizzare il proprio matrimonio è necessario che la richiesta venga presentata rispettando determinate tempistiche, almeno sei giorni prima. Innanzitutto, la domanda deve essere presentata al datore di lavoro, specificando che il periodo di estensione sarà fruito in prossimità della data delle nozze. Dunque il congedo matrimoniale deve essere utilizzato dal lavoratore in un tempo ravvicinato rispetto all’evento.
La richiesta va presentata al datore di lavoro indicando i giorni di congedo. Il lavoratore, al rientro al termine del congedo matrimoniale, dovrà fornire il certificato di matrimonio. In base a quanto stabilito dalla disciplina italiana il congedo matrimoniale va usufruito entro il trentesimo giorno successivo alla data in cui si sono svolte le nozze.
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