Esiste un vero e proprio bonus pensione pensato per fornire un sostegno aggiuntivo. Ma chi lo può ricevere?
Tra precariato e discontinuità lavorativa, riuscire a ‘collezionare’ i requisiti contributivi per riuscire ad andare in pensione è diventato, in molti casi, un vero e proprio percorso ad ostacoli. E anche chi riesce a raggiungerli si trova in molti casi a dover fare i conti con un importo del trattamento pensionistico di gran lunga inferiore a quanto preventivato. Basti pensare che nel 2023 circa il 53% dei cedolini aveva un importo inferiore ai 750 euro mensili, una cifra con la quale è davvero difficile, a conti fatti, riuscire ad arrivare serenamente a fine mese.
In tale contesto e per chi riceve la pensione entra in gioco un bonus, una sorta di somma aggiuntiva che può sicuramente aiutare molte persone a tirare una boccata di ossigeno e a far quadrare i conti. Scopriamo di che cosa si tratta e chi può ricevere questo aiuto economico.
Quando si parla di bonus pensione si fa effettivamente riferimento a coloro che mensilmente ricevono un cedolino Inps di importo ridotto. Ed è una misura pensata per fornire loro un extra aiuto con il quale far fronte a numerose spese della vita quotidiana che altrimenti non si saprebbe come affrontare. Si tratta dunque dei casi nei quali la pensione è molto vicina all’importo dell’assegno sociale, ovvero del trattamento minimo e va ad integrazione della cifra ricevuta. Chiaramente per poterla ricevere, cosi come per poter accedere ad eventuali altre maggiorazioni, occorre rispettare una serie di requisiti.
L’aiuto in questione altro non è che la cosiddetta quattordicesima, una sorta di mensilità aggiuntiva e diversa dalla tredicesima che diversi pensionati possono richiedere grazie ad un’apposita legge risalente al 1988. Accanto al quale troviamo le maggiorazioni: partiamo proprio da queste. Per potervi accedere occorre anzitutto ricevere l’assegno sociale ma per chi ha un’età compresa tra i 60 ed i 64 anni la cifra può essere incrementata di 25,86 euro mensili pertanto dai 598,61 euro della minima si passa a 625,47 euro. Ancora, con l’avanzare dell’età la maggiorazione aumenta ulteriormente toccando gli 82,64 euro a 69 anni ovvero 681,25 euro al mese.
Chi ha almeno 25 anni di contributi lavorativi potrà ottenere un’ulteriore maggiorazione di 136,44 euro toccando i 1617 euro di aumento annuo. Ma attenzione perché per ottenerle occorre fare domanda all’Inps. D’altro canto troviamo la quattordicesima riservata agli over 65 che ricevono una pensione non superiore a due volte la minima (15.563,86 euro l’anno). L’importo varia in base all’importo della pensione e dei contributi versati e può raggiungere un massimo di 655 euro, con erogazione automatica, senza presentare richieste.
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