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Bonus nido, le novità previste per il 2024

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Dalma Bonaiti

Nuovo Bonus Nido 2024, tutte le novità previste per il nuovo anno, modalità di richiesta e rimborso, per assicurarvi un aiuto per la gestione dei bambini.

Secondo la bozza della manovra di bilancio, dal 2024, ci saranno cambiamenti nel Bonus asilo nido. Questo beneficio aumenterà per coloro che hanno più di un figlio in famiglie con minori risorse economiche. Le linee guida per fare domanda rimangono invariate.

L’incremento reale dovrebbe essere di 600 euro ed è applicabile solo a: nuclei familiari con un ISEE fino a 40mila euro, per le nascite/adozioni avvenute a partire dal 1 gennaio 2024, nel caso in cui ci sia un primo figlio non più grande di 10 anni.

È importante sottolineare che i rimborsi non devono eccedere l’importo realmente speso per asili nido o baby sitter. 

Attualmente, il massimo rimborsabile è il seguente: 

  • circa 270 euro al mese per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro (il che equivale a 3.000 euro all’anno),
  • circa 227 euro al mese per un ISEE tra 25.000 e 40.000 euro (2.500 euro all’anno)
  • circa 136 euro al mese per chi ha un ISEE di 40.000 euro o più (1.500 euro all’anno).

Ricordate, le famiglie con un ISEE superiore a 40.000 euro continueranno a ricevere l’importo bonus nido senza cambiamenti nel 2024. Inoltre, se non si presenta l’ISEE, viene fornito l’importo minimo, che rimarrà lo stesso nel 2024. 

Come funziona il bonus nido 2024

Introdotta nel 2016 e ora diventata permanente, la misura noto come “Bonus nido” o “supporto domiciliare” fornisce un contributo per coprire due possibili spese. Questo beneficio, può essere usato per il pagamento delle tariffe degli asili nido pubblici e privati autorizzati. In alternativa, è possibile utilizzarlo per l’assistenza domiciliare per i bambini sotto i tre anni che, a causa di malattie croniche, non sono in grado di frequentare un asilo nido.

Il Bonus nido è attribuito:

  • ai residenti in Italia o in uno qualsiasi dei paesi europei, siano essi cittadini italiani o comunitari.
  • Individui non appartenenti all’Unione Europea che possiedono un permesso di soggiorno, anche se non permanente, possono soggiornare per i seguenti motivi:
    • lavoro dipendente (come stabilito dagli articoli 5, 5-bis, 21 e 22 del Decreto Legislativo n. 286/1998 e le relative modifiche successive, nonché dagli articoli 9, 13 e 14 del DPR 31 agosto 1999, n. 394 e le relative modifiche posteriori), purché la durata sia di almeno sei mesi;
    • lavoro di stagione (conforme all’art. 24 del D.lgs. n. 286/1998 e le sue modifiche successive), sempre con durata minima semestrale;
    • sussidio per minori (secondo l’art. 31, comma 3, del D.lgs. n. 286/1998, consegnato ai parenti per circostanze serie),
    • protezione speciale;
    • casi speciali (artt. 18 e 18 bis del D.lgs n. 286/1998,).
Foto | maroke @Canva – lamiapartitaiva.it

 

Il comunicato 889/2023 dettagli come la richiesta può essere avanzata anche da un genitore di un figlio minorenne, nato, adottato o in custodia provvisoria. Considerando la direttiva 2011/98/UE, il richiedente deve soddisfare i seguenti criteri:

  • stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani (art. 27 del D.lgs 19 novembre 2007, n. 251, e art. 2 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale);
  • titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati” (art. 14 della direttiva 2009/50/CE, attuata con il D.lgs 28 giugno 2012, n. 108);
  • lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi  prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
  • lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del D.lgs 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni,

Il vantaggio non può essere accumulato con l’abbattimento fiscale basato sul reddito per la partecipazione agli asili nido. Tuttavia, può essere ottenuto simultaneamente con il beneficio universale unico per i bambini. Per l’anno 2023, è prevista una disponibilità di circa 550 milioni di euro.

L’organizzazione chiarisce nel suo comunicato che la prestazione è applicabile per ogni figlio tra 0 e 36 mesi. Se nel corso del 2023, il bambino per cui si desidera fare richiesta raggiunge l’età di tre anni, sarà possibile fare richiesta solo per i mesi da gennaio ad agosto.

Come fare richiesta del Bonus 2023 e richiedere il rimborso

Per fare richiesta per il Bonus nido 2023, ci sono diverse opzioni disponibili:

  • puoi fare la domanda online sul sito web www.inps.it, utilizzando SPID, CIE o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
  • In alternativa, è possibile effettuare la richiesta per telefono, chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803.164 (chiamata gratuita da un telefono fisso) o al numero 06 164.164 (chiamata a pagamento da un telefono cellulare, a carico del chiamante)
  • Infine, la richiesta può essere inoltrata anche tramite gli enti di Patronato.

Quando si presenta una domanda, è necessario determinare quale tipo di assistenza si sta cercando. Se la persona che presenta la domanda vuole ottenere il bonus per l’asilo nido, deve fornire:

  • i documenti che provano il pagamento almeno per il primo mese di frequenza,
  • l’iscrizione o l’aggiunta del bambino in una lista di attesa
  • Se si hanno più figli, si deve fare una domanda per ogni figlio.

Come fare richiesta di rimborso

Per il rimborso, la documentazione, che può essere:

  • una ricevuta,
  • una fattura quietanzata,
  • un bollettino bancario o postale,
  • nel caso di asili nido aziendali, un certificato dal datore di lavoro, deve includere tutte le informazioni seguenti:
    • Il nome e il numero di Partita IVA dell’asilo nido,
    • il nome, cognome o il codice fiscale del bambino,
    • il mese di riferimento,
    • i dettagli del pagamento o la ricevuta di pagamento,
    • il nome, il cognome e il codice fiscale del genitore che paga la quota (che deve corrispondere alla persona che richiede il beneficio) devono essere forniti.
  • Se la documentazione menzionata si applica a più mesi di frequenza, si deve allegare la documentazione corrispondente per ogni mese indicato.
  • Se ci sono molte ricevute per lo stesso mese, queste devono essere raccolte in un solo file.

L’INPA ha esteso il periodo per l’aggiunta dei documenti di spesa fino a luglio 2024. I documenti di spesa devono essere caricati UNICAMENTE attraverso il processo online “Bonus per asilo nido e aiuto a casa” (funzione “Caricare i documenti di spesa”) e l’opzione “Bonus asilo” dell’applicazione mobile “INPS”.

Coloro che sono genitori o affidatari di minori e che hanno sottomesso una domanda nel 2022, e che possiedono documenti per almeno un mese tra settembre e dicembre 2022, hanno la possibilità di accedere alla domanda precompilata per l’anno 2023. Questa può essere altresì adeguata se necessario.

Fate attenzione a confermare che l’IBAN sia ancora attivo per ricevere il rimborso. Per quanto riguarda la scadenza per la trasmissione dei scontrini di pagamento delle tariffe dell’asilo nido del 2022 per ottenere il rimborso, l’INPS ha diffuso istruzioni aggiornate con il comunicato n. 889 del 2.3.2023.

Dalma Bonaiti

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