I Comuni erogano un sussidio economico di 383 euro al mese per supportare le famiglie. A chi spetta e come si richiede?
Il cd. Bonus mamme disoccupate o Assegno di maternità dei Comuni è una prestazione assistenziale a supporto della genitorialità .
Spetta solo ai nuclei familiari che possiedono determinati requisiti. Nel dettaglio:
- cittadinanza italiana o comunitaria oppure valido permesso di soggiorno, per gli extracomunitari;
- residenza in Italia;
- mancanza di copertura previdenziale;
- non titolarità di ulteriori benefici, assegni di maternità INPS oppure altri trattamenti previdenziali.
Nonostante la denominazione “Bonus mamme”, il sussidio è riconosciuto anche ai padri, nell’ipotesi di decesso della madre oppure di abbandono di minori da parte di quest’ultima.
L’ammontare del Bonus mamme disoccupate è oggetto di rivalutazione annua, sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo resa nota dall’ISTAT. Con la Circolare n. 26 dell’8 marzo 2023, l’INPS ha specificato a quanto corrisponde il beneficio e quali sono i limiti di reddito da rispettare per l’anno in corso, rivalutati all’indice dei prezzi al consumo, che è pari all’8,1%.
In relazione alle nascite, alle adozioni senza affidamento e agli affidamenti preadottivi con data compresa tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023, il Bonus mamme disoccupate equivale a 383,46 euro, per 5 mensilità . In totale, quindi, i beneficiari riceveranno 1.917,30 euro. La soglia ISEE da rispettare per il 2023, inoltre, è di 19.185,13. Questo significa che i richiedenti che eccedono tale importo non hanno diritto all’Assegno di maternità dei Comuni.
Bonus mamme disoccupate: qual è la procedura corretta per inviare la richiesta? Attenzione agli allegati
La domanda per il Bonus deve essere inviata al Comune di residenza, che ha l’obbligo di verificare il possesso di tutte le condizioni richieste dalla legge per l’ottenimento dell’agevolazione, entro 6 mesi dalla nascita del figlio oppure dall’effettivo ingresso nel nucleo familiare di un minore adottato o in affido preadottivo.
La presentazione dell’istanza può essere effettuata sia recandosi di persona presso gli Uffici comunali sia avvalendosi del sussidio di un CAF/ Patronato. Alla richiesta va allegata la seguente documentazione:
- dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID), che serve per attestare lo status di disoccupata o di inoccupata della madre;
- certificato di nascita del Comune di residenza del figlio;
- modello ISEE con Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e prospetto di calcolo della maternità ;
- valido documento di identità della madre oppure permesso di soggiornato CE di lungo periodo, in caso di extracomunitarie;
- certificato della banca o di Poste Italiane indicante il codice IBAN del conto corrente oppure della carta sulla quale versare l’importo del Bonus.
