Economia

Bonus mamma 2024: chiarezza sulle cifre e arriva anche quello per il latte dei bimbi

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Edoardo Corasaniti

Un nuovo bonus entra si fa spazio nel sistema contributivo: ecco cosa prevedono gli sgravi fiscali per le mamme lavoratrici.

Il “bonus mamma” è una di quei dispositivi che rappresenta una novità nel recente testo del Consiglio dei Ministri che è stato approvato a metà ottobre. L’obiettivo del Governo guidato dalla premier Giorgia Meloni è di spingere sulla genitorialità, l’occupazione femminile e la natalità. Di fatto si tratta su uno sgravio a livello contributo al 100 per cento ma con alcune limitazioni: il bonus mamma infatti prevede un tetto massimo di 3000 mila euro all’anno. A poterne beneficiare sono le mamme che lavorano, anche se ci sono delle esclusioni come le donne che lavorano nel settore domestico.

Cosa prevede il nuovo bonus mamma dedicato alle donne lavoratrici con figli – www.lamiapartitaiva.it

L’importo dello sgravio contributivo ad ogni modo dipende da un fattore: il numero di figli che la madre. C’è un sistema di applicazione che va conosciuto ed è relativo alle quote di contributi a carico dello stesso lavoratore. Per chi ha più figli, c’è da evidenziare che le madri con due figli hanno la possibilità di accedere al bonus ma entro un limite di tempo: i 10 anni di età del figlio. E se invece i figli sono tre o più, lo sconto sui contributi può essere esteso fino a quando il figlio più piccolo compie la maggiore età.  Da quando entreranno in vigore le disposizioni del Governo? La data è fissata a gennaio 2024.

Bonus mamma, ecco come si può utilizzare lo sgravio fiscale per le donne lavoratrici con figli

Lo sconto fiscale permetterà alle donne con figli di ottenere l’esenzione dal versamento dei contributi previdenziali che spettano a loro carico, come l’Ivs per i dipendenti del settore privato o il Fap per i dipendenti pubblici. L’importo del contributo che ordinariamente pesa sulla donna lavoratrice è pari a circa il 9,19% e in questo caso sarà pagata dallo Stato e andrà a finire direttamente nella busta paga. A beneficiarne sarà la busta paga che diventerà più pesante. Questo si traduce con una evidenza: oltre un terzo dei contributi totali, che solitamente veniva escluso dal salario accreditato, non verrà più meno nelle buste paga delle mamme lavoratrici con due o più figli.

Gli sgravi fiscali cambiano a seconda del numero di figli – – www.lamiapartitaiva.it

In più, la legge di bilancio per il prossimo anno inserisce una deduzione per i datori di lavoro che assumono lavoratrici a tempo indeterminato, pari al 120%. Questa deduzione aumenta al 130% per le aziende che stabilizzano donne lavoratrici con almeno due figli, giovani sotto i 30 anni, persone con disabilità ed ex percettori del reddito di cittadinanza.

Edoardo Corasaniti

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