Due nuovi bonus, uno rivolto agli invalidi e l’altro ai caregivers: lo Stato tutela con altre agevolazioni le categorie fragili.
Il Governo ha confermato per il 2024 varie agevolazioni e aiuti economici per chi ha problemi relativi alla ordinaria capacità di svolgere un compito o un’attività, per via di un’infermità fisica o psichica. O per entrambe. Lo Stato ha predisposto numerosi sostegni diretti o indiretti al reddito per gli invalidi, i disabili civili e i caregivers, ovvero coloro che si occupano di parenti o congiunti disabili.
I disabili sono coloro affrontano limiti nella loro capacità di svolgere un’attività fondamentale come muoversi, lavorare, fare la spesa, eccetera. Per invalidi s’intendono invece quelle persone con età compresa tra i 18 e i 67 anni con infermità fisica, psichica cui è riconosciuta una riduzione permanente della capacità lavorativa maggiore del 33%.
Tali categorie hanno diritto al bonus auto. L‘agevolazione è rivolta a non vedenti, non udenti, persone con disabilità psichica o mentale, titolari dell’indennità di accompagnamento. Ma anche a soggetti con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni e con ridotte o impedite capacità motorie. Il bonus è poi esteso al familiare che ne sostiene la spesa per l’acquisto dell’auto.
Invalidi e caregivers possono godere poi di un bonus sotto forma di detrazione del 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale. Questo nei casi di non autosufficienza della persona con disabilità nel compimento degli atti della vita quotidiana. E con detrazione calcolata su una spesa non superiore a 2.100 euro.
Fra i bonus dedicati a invalidi e caregivers uno dei più importanti è relativo al pensionamento. Esistono infatti varie agevolazioni sulle pensioni per gli invalidi e i prestatori di cure. Per esempio: l’invalidità superiore all’80% dà diritto al lavoratore di andare in pensione in anticipo. A 56 anni per una donna o a 61 anni per un uomo. In tutti e due i casi, bastano 20 anni di contributi.
Con Opzione donna, invece, si permette un pensionamento anticipato per le invalide e le caregivers con 61 anni di età, se sono senza figli. Oppure con 60 anni di età, con un figlio. L’età scende a 59 anni di età con due o più figli. La misura denominata Opzione donna prevede 35 anni di contributi minimi da raggiungere.
Poi c’è anche Quota 41, che non ha limiti di età: per poter godere di questo bonus applicabile al pensionamento basta arrivare a 41 anni di contributi versati, se si rientra nella categoria di caregivers o di invalidi. Con l’APE Sociale sono poi sufficienti 63,5 anni di età e 30 anni di contributi per l’agevolazione sulla pensione dei caregivers e dei disabili.
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