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Lavoro

Bonus in busta paga nel 2024: tutti gli importi

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Dalma Bonaiti

Tutti gli importi del bonus in busta paga nel 2024 con il nostro elenco completo, per non perdere l’opportunità di conoscere quanto potrai ricevere.

Il governo ha annunciato un bonus salariale che potrebbe permettere ai percettori di determinati redditi di ricevere fino a 720 euro in più. Il Mef, rappresentato da Giorgetti, ha reso noto le misure che saranno finanziate dal bilancio statale. Dai primi conteggi, si prevede che questi nuovi bonus consentiranno un incremento salariale fino a 720 euro.

Durante una audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha discusso della Nadef e della legge di Bilancio 2024. Ha annunciato l’implementazione di un bonus che potrebbe garantire un aumento netto annuale del salario fino a 720 euro.

In sintesi, ci sono due provvedimenti che, se adottati congiuntamente, potrebbero permettere un aumento di quasi 720 euro all’anno. Uno di questi è la continuazione di riduzione fiscale, e l’altro è la rielaborazione delle rate dell’Irpef, che comprende la combinazione della prima e della seconda fascia di reddito.

Legge di bilancio 2024

Grazie all’incremento del deficit previsto per il 2024, si prevede di mettere a disposizione 14 miliardi di euro, cui si sommeranno altri 16 miliardi che si spera di recuperare, per l’approvazione di una legge di bilancio che rispecchi l’impostazione seguente:

– Continuazione della riduzione del cuneo fiscale sul lavoro anche per il 2024
– Implementazione della prima fase della riforma fiscale
– Sostegno per le famiglie e i genitori
– Mantenimento dei rinnovi contrattuali nel settore pubblico, con particolare enfasi sulla sanità
– Mantenimento degli investimenti pubblici, prioritariamente quelli del PNRR
– Finanziamento continuato di politiche costanti.

La Nadef ha stabilito queste aree di focus senza entrare nei dettagli delle singole misure. Tuttavia, possiamo acquisire una comprensione più profonda dalle indiscrezioni emerse nelle ultime settimane, in attesa che l’inizio dei lavori sulla manovra fornisca ulteriori dettagli a riguardo.

Bonus in busta paga: cosa cambierà nel prossimo triennio?

Gli individui con un entrata annuale di 35 mila euro dovrebbero trarre il massimo beneficio dalle decisioni adottate nell’ambito di questa manovra, sempre che si collochino all’interno della soglia di reddito che consente di usufruire dell’alleviazione fiscale. Al contrario, coloro che percepiscono un reddito superiore dovranno accontentarsi dei soli vantaggi prodotti dalla riforma fiscale, mentre chi guadagna meno di 15 mila euro avrà diritto solamente all’alleviazione contributiva.

Ecco perché è importante esaminare le proposte avanzate da Giorgetti destinate ad implementare un bonus salariale per un gran numero di impiegati, al fine di fornire un quadro chiaro di quale importo verrà attribuito a seconda del reddito.

Nel 2024, la politica fiscale prevede di agire in due modi per ridurre il cuneo fiscale, ovvero la discrepanza tra lo stipendio netto e lo stipendio lordo. Più precisamente, da un lato, vi sarà una conferma della riduzione dei contributi a carico dei lavoratori, mentre, dall’altro, si prevede una diminuzione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef).

Foto | shironosov @Canva – lamiapartitaiva.it

 

La prima azione non rappresenta un elemento di novità: la riduzione dei contributi è stata già adottata nel 2023, però solo nel secondo semestre di quell’anno è stata attuata una diminuzione del 6% per coloro che guadagnano fino a 2.692 euro (era del 2% nel primo semestre) e del 7% per coloro che non superano 1.923 euro (era del 3% nel primo semestre). L’obiettivo del governo è fissare queste percentuali già dall’inizio del 2024 compresa la tredicesima mensilità. Di conseguenza, nonostante non vi siano differenze tra la busta paga di dicembre 2023 e quella di gennaio 2024 dal punto di vista contributivo, i lavoratori godranno di un risparmio annuale più elevato rispetto a quello del 2023.

Un cambiamento significativo è costituito dalla riforma fiscale, il cui inizio vedrà la fusione del primo segmento di reddito (fino a 15 mila euro con una tassa del 23%) con il secondo (da 15 a 28 mila con un’imposta del 25%), stabilendo una tassazione Irpef del 23%. Questa riduzione del 2% beneficerà tutti i redditi oltre i 15 mila euro, tuttavia, il massimo vantaggio si concretizzerà solo per coloro che guadagnano almeno 28 mila euro.

Bonus sul lavoro: i nuovi importi che vedremo nei prossimi anni

Confermiamo la diminuzione del carico fiscale del 6% (per salari fino a 35mila euro) e del 7% (per salari fino a 25mila euro) per l’intero 2024. Questa misura comporterà un risparmio totale superiore rispetto a quello ottenuto nel 2023, come si può vedere nella tabella sottostante. Si tratta quindi dell’introduzione di nuovi bonus sui salari.

Retribuzione lorda Aumento mensile Aumento complessivo Differenza rispetto al 2023
10.000 euro 44,92 euro 583,96 euro 179,69 euro
12.500 euro 56,15 euro 729,95 euro 224,63 euro
15.000 euro 67,38 euro 875,94 euro 269,50 euro
17.500 euro 67,22 euro 873,86 euro 268,87 euro
20.000 euro 76,82 euro 998,66 euro 307,09 euro
22.500 euro 86,42 euro 1.123,46 euro 345,66 euro
25.000 euro 96,03 euro 1.248,39 euro 384,16 euro
27.500 euro 90,54 euro 1.177,02 euro 422,52 euro
30.000 euro 90,49 euro 1.176,37 euro 402,78 euro
32.500 euro 91,52 euro 1.189,76 euro 427,07 euro
35.000 euro 98,56 euro 1.281,28 euro 459,36 euro
Sopra i 35.000 euro

 

La tabella generata attraverso i dati analizzati ha un significato rilevante perché mostra il risparmio netto; l’ammontare che effettivamente va a beneficio del lavoratore. E’ importante notare che le tasse vengono comunque applicate sulla quota di contributi risparmiati.

Se il modello di esenzione contributiva attuato da luglio 2023 viene esteso per tutto il 2024, il vantaggio risultante potrebbe raggiungere circa 460 euro per chi ha un reddito di 35 mila euro, nel caso più favorevole.

In aggiunta a questo, l’adeguamento delle aliquote Irpef genererà un risparmio del 2% sulla quota di reddito che va dai 15 mila ai 28 mila euro. Considerando quindi questa somma di 13 mila euro, il beneficio massimo sarà di 260 euro.

Comparando queste cifre con quelle precedentemente menzionate, otterremo un incremento complessivo di:

Retribuzione lorda Aumento sgravio fiscale rispetto al 2023 Risparmio Irpef rispetto al 2023 Aumento complessivo
10.000 euro 179,69 euro 179,69 euro
12.500 euro 224,63 euro 224,63 euro
15.000 euro 269,50 euro 269,50 euro
17.500 euro 268,87 euro 50 euro 318,87 euro
20.000 euro 307,09 euro 100 euro 407,09 euro
22.500 euro 345,66 euro 150 euro 495,66 euro
25.000 euro 384,16 euro 200 euro 584,16 euro
27.500 euro 422,52 euro 250 euro 672,52 euro
30.000 euro 402,78 euro 260 euro 662,78 euro
32.500 euro 427,07 euro 260 euro 687,07 euro
35.000 euro 459,36 euro 260 euro 719,36 euro
Sopra i 35.000 euro 260 euro 260 euro

 

Come già segnalato in precedenza, le persone con un reddito annuale di 35 mila euro avranno la possibilità di godere di un vantaggio massimo, grazie alle agevolazioni contributive e alle variazioni nell’Irpef, con un incremento di circa 720 euro annui. Al contrario, per chi percepisce un reddito annuo inferiore a 15 mila euro, gli effetti benefici degli sgravi sono meno evidenti, perlomeno rispetto a quest’anno, e non sono inclusi nei vantaggi offerti dalla riforma dell’Irpef.

Dalma Bonaiti

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