Un bonus per sostenere i genitori separati: ecco come presentare la domanda per poter accedere ai fondi messi a disposizione dallo Stato.
Capita spesso che uno dei due genitori separati, pur avendo a carico uno o più figli, non possa contare sull’assegno di mantenimento da parte dell’altro ex coniuge. In questo modo, il soggetto non è soltanto privato di un diritto garantito per legge ma è chiamato anche ad affrontare serie difficoltà nella gestione dei minori. Ecco perché, su modello britannico, è stato introdotto un bonus ad hoc.
Il bonus genitori separati è stato accolto favorevolmente da tutti coloro che affrontano situazioni complicate dopo il fallimento di un matrimonio o di una convivenza. Ma la misura non appare soddisfacente dal punto di vista pratico. In tanti lamentano già problemi burocratici con la domanda che occorre presentare per richiedere il bonus.
Più in generale, la misura non sembra in grado di fornire un reale aiuto a chi ne avrebbe urgente bisogno. Secondo quanto comunicato dal Governo, la domanda per ottenere il bonus per genitori riservati può essere presentata all’INPS da lunedì 12 febbraio fino al 31 marzo 2024.
Si tratta di un contributo riservato a genitori separati, divorziati o semplicemente non conviventi. Il problema principale è che il requisito di accesso appare troppo stringente e limitante. Secondo quanto disposto, può chiedere il bonus solo il genitore che un reddito non superiore a euro 8.174. Ma solo in relazione a un periodo specifico nel quale non abbia ottenuto sostegno da parte dell’altro coniuge. La norma si riferisce di fatti espressamente al periodo della pandemia.
Non è però previsto un carattere estensivo. Il bonus spetta solo e soltanto se l’altro genitore, proprio a causa dell’emergenza COVID, abbia cessato l’attività lavorativa, ridotto o sospeso la stessa con decorrenza 8 marzo 2020 e per almeno novanta giorni.
Bonus genitori separati: la domanda per ottenere il contributo è una beffa
Esiste anche un’altra casistica che permette di accedere al bonus. Cioè quando il genitore chiamato a elargire l’assegno di mantenimento abbia avuto difficoltà nel corrisponderlo per via di una riduzione di reddito di almeno il 30% rispetto al 2019. Ma sempre in relazione al periodo pandemico.
Questo bonus genitori separati è corrisposto in un’unica soluzione in misura pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento e fino a concorrenza di euro 800 mensili. E spetta per un massimo di dodici mensilità. Il fondo intero ammonta a 10 milioni di euro, secondo le disponibilità offerte dal Dipartimento per le politiche della famiglia.
La categoria dei genitori divorziati che hanno problemi nel mantenimento dei figli a causa dell’incostanza della percezione dell’assegno di mantenimento si aspettavano altro. E 10 milioni sembrano effettivamente pochi per far fronte a una situazione molto diffusa.
La domanda va fatta online, sul portale dell’INPS, con le credenziali o lo SPID. Il servizio è denominato “contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”. E il link di accesso è selezionabile nel “Punto di accesso alle prestazioni non pensionistiche”.