Il bonus per le famiglie può rappresentare un’occasione per gli italiani: ma per averne accesso bisogna conoscere termini e condizioni.
Il 28 febbraio dello scorso anno ha rappresentato un momento decisivo per i cd Assegni al Nucleo familiare (ANF). È stato dato infatti il primo start a quella che in molti hanno definito una piccola rivoluzione. Fino al giorno prima, gli Assegni al nucleo familiari venivano riconosciuti solo alle famiglie che avevano figli.
Invece, dal primo giorno del mese di marzo dello scorso anno c’è stata una suddivisione importante: il Governo ha lanciato l’Assegno unico e universale per le famiglie con figli; l’Anf invece è stato dedicato e riservato a quelle famiglie che non avevano figli. Per quest’ultima tipologia, essi possono far includere: colui che richiede effettivamente l’assegno, il suo coniuge che non è separato o il partner dell’unione civile non ancora staccato dall’unione in base alla legge del 2016. Non è finita qui, perché l’Assegno può essere concesso anche ai fratelli, alle sorelle e ai nipoti di colui che richiede il bonus; lo stesso vale per figli minori, di età superiore ai 18 anni nel caso in cui siano orfani di genitori. Tirando le somme, si può affermare che gli Assegni sono indirizzati ai nuclei familiari composto dagli sposi o uniti civilmente, dai fratelli e anche dai nipoti. La normativa si occupa anche dei casi in cui a richiedere l’Anf sia un extracomunitario, il quale può far entrare nel suo nucleo familiare i suoi parenti che siano residenti nel nostro Paesi, ma anche coloro che sono residenti in un altro Stato purché gli stessi Stati abbiano aderito a specifici accordi internazionali. Ovviamente, per gli extracomunitari, devono essere titolari di un regolare permesso di soggiorno.
Assegni al Nucleo Famigliari 2023, ecco quali categorie di lavoratori possono richiederli
Naturalmente, anche i lavoratori possono accedervi ed è per questo che è bene specificare chi può accedervi. Si tratta di una specificazione importante per comprendere al meglio le modalità e il funzionamento del bonus.
Come si diceva nelle righe precedenti, agli Assegni al Nucleo Familiare possono fare richieste alcune categorie di lavoratori. Tra cui: Lavoratori dipendenti del settore privato; Lavoratori dipendenti agricoli; Lavoratori dipendenti di aziende che hanno cessato l’attività o sono fallite; Beneficiari di prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente; Lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto, come coloro in aspettativa sindacale e i marittimi sbarcati per infortunio.
Per assicurare il pagamento degli Assegni al Nucleo Familiare dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, è importante avere la certezza di aver depositato la domanda entro venerdì 30 giugno 2023. La domanda deve essere rinnovata tutti gli anni in cui si vuole accedere al diritto. Pena, l’esclusione.
In più, l’INPS poche settimane fa ha condiviso le nuove Tabelle ANF 2023-24, valide dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024. È importante visionale e leggerle attentamente in quanto permettono di calcolare gli importi degli assegni a seconda del reddito di ogni famiglia. Ecco che, allora, quanto riceve ogni famiglia varia in base a quale fascia si appartiene.