L’Esecutivo ha predisposto una serie di agevolazioni economiche in favore delle famiglie. Come fare per non perdere i vantaggi?
Il Governo Meloni ha introdotto, nella Legge di Bilancio 2024, un nuovo sussidio, per agevolare le donne lavoratici con figli.
Si tratta del cd. Bonus mamma, grazie al quale si può ottenere lo sgravio contributivo al 100%, fino a una soglia massima di 3 mila euro all’anno, per tutte le madri lavoratrici, senza limiti reddituali.
Di conseguenza, alle beneficiarie si applica l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali a loro carico (IVS, per le prestazioni di invalidità , vecchiaia e superstiti nel settore privato e FAP, per il settore pubblico). La percentuale del 9,19% a carico delle lavoratrici, dunque, verrà versata dallo Stato.
A questo, poi, va aggiunto un terzo del 33% dei contributi dovuti, che sono a carico del dipendente.
Le madri lavoratrici, da gennaio 2024, non vedranno più tali importi decurtati dalla busta paga.
L’agevolazione, tuttavia, non è rivolta a tutte ma varia a seconda del numero dei figli. Chi ha due figli, può usufruire dello sgravio contributivo fino al compimento dei 10 anni dei bambini; per coloro che hanno tre figli, invece, il beneficio dura fino al compimento dei 18 anni di età del figlio più piccolo.
Sono, poi, escluse dalla misura coloro che lavorano da casa e le lavoratrici precarie.
Secondo quanto previsto dalla bozza della Legge di Bilancio, lo sgravio contributivo sarà automatico e, quindi, le interessate non dovranno inoltrare alcuna domanda.
Ma i sussidi a tutela delle famiglie non si limitano al Bonus mamma.
Agevolazioni per le famiglie: cosa prevede il testo della Legge di Bilancio?
La nuova Manovra finanziaria prevede anche un altro strumento assistenziale, che consente la deduzione del 120% per i datori di lavoro che assumono personale a tempo indeterminato.
Il beneficio coinvolge coloro che propongono contratti di lavoro a:
- donne con almeno due figli minorenni;
- under 30;
- soggetti disabili e persone che percepivano il Reddito di Cittadinanza (in tale ipotesi la deduzione aumenta al 130%).
La bozza della Legge di Bilancio, inoltre, prevede la proroga del Bonus asilo nido e un incremento dell’importo ottenibile, che dovrebbe innalzarsi a 2.100 euro all’anno. Anche per il prossimo anno, il sussido varrà sia per gli asili pubblici sia per quelli privati.
Novità , infine, per il congedo parentale, per il quale, entro i 6 anni del figlio, sono previsti due mesi con stipendio dell’80% (invece che del 30%). In futuro, però, per uno dei due mesi si percepirà il 60% dello stipendio, e, per l’altro, l’80%.