Molti contribuenti che hanno partite iva forfettarie si chiedono se anche a loro spetti il bonus di 100 euro, ovvero l’ex-bonus Renzi.
Forse tutti si ricordano del bonus che arrivò dritto nelle buste paga degli italiani e che a partire dal 2020 è in essere un bonus Irpef erogato sotto forma di detrazione. Dopo una sperimentazione di sei mesi, il bonus in questione è entrato completamente a regime ed è stato rinnovato anche per il 2024.
Come sappiamo, il bonus spetta a tutti i lavoratori che rispettano determinati requisiti, ovvero redditi da 8 mila euro a 15 mila, così come ai lavoratori che hanno un reddito compreso tra 15 mila e 28 mila euro a patto di avere detrazioni superiori all’imposta dovuta.
Ma come funziona per quanto riguarda chi lavora autonomo sotto al regime forfettario? Ecco la risposta degli esperti.
Se hai la partita iva a regime forfettario occhio al bonus di 100 euro, forse ne hai diritto anche tu
Il dubbio potrebbe assalire alcuni contribuenti, perché è noto che il bonus ex Renzi spetta ai lavoratori dipendenti. Però secondo la normativa vigente, i forfettari non sono del tutto esclusi da questo benefit. La circolare riferisce infatti che:
“qualora il contribuente, titolare di redditi che consentono la fruizione del beneficio fiscale in argomento, produca anche redditi di lavoro autonomo in regime forfettario, tali redditi devono essere considerati nella determinazione del reddito complessivo ai fini della verifica della spettanza del trattamento integrativo”.
Se ne evince dunque che anche un lavoratore con la partita iva a regime forfettario può ambire al bonus di 100 euro, se rientra in determinati requisiti. In pratica un lavoratore autonomo può far considerare il proprio reddito scaturito dalla partita iva forfettaria ai fini del calcolo del trattamento bonus. Ma solamente se questi redditi sono prodotti insieme ad un lavoro come dipendente.
Infatti la Legge permette ad una persona che lavora come subordinato di avere anche una partita Iva, purché le due tipologie d lavoro non vadano in conflitto e non inneschino problematiche di orario/presenze. Ecco che invece, di contro alcuni lavoratori vengono esclusi dall’assegnazione del bonus di 100 euro, ovvero coloro i quali:
- generano un reddito complessivo che non è formato dai redditi specificatamente indicati dall’articolo 1 del decreto di riferimento;
- non hanno un’imposta lorda generata da predetti redditi superiore alle detrazioni spettanti in relazione ai medesimi;
- pur avendo un’imposta lorda superiore alle detrazioni, sono titolari di un reddito complessivo superiore a 28 mila euro.