Le agevolazioni non sono solo a favore dei dipendenti: anche i datori di lavoro possono richiedere bonus dallo Stato.
Il rapporto fra datore di lavoro e dipendente è fortemente biunivoco: il benessere dell’uno dipende sempre da quello dell’altro. Un bravo datore di lavoro sa di poter guadagnare solo se i suoi dipendenti sono soddisfatti e tutelati. Dall’altro lato, un dipendente capisce che più è forte e finanziariamente tranquillo il suo datore di lavoro e più felice sarà la propria vita professionale.
Quando si parla di bonus ai datori di lavoro, in questo senso, si parla comunque, anche se indirettamente, di un incentivo volto a garantire il benessere dei dipendenti. E non potrebbe essere altrimenti. Il Governo Meloni ha di recente presentato il bonus datori di lavoro virtuosi 2024. Un incentivo inserito nel Decreto PNRR 2024 e dichiaratamente finalizzato alla prevenzione e al contrasto al lavoro irregolare.
Secondo le previsioni, tale decreto dovrebbe essere convertito in legge entro maggio 2024. Fino ad allora le disposizioni di base potrebbero mutare, anche se il senso fondamentale del bonus sembra già chiaro. L’idea è quella di premiare i datori di lavoro che sappiano dimostrare comportamenti virtuosi nella gestione dei dipendenti. Quindi a poter godere dell’incentivo saranno tutti quei datori di lavoro che rispettano i sottoposti e le regole in tema di sicurezza.
Il tema dei diritti da riconoscere e garantire ai dipendenti è molto sentito in Italia, un Paese in cui il nero è ancora diffusissimo e dove i contratti di lavori presentano spesso irregolarità fiscali.
Come funziona il bonus datori di lavoro virtuosi 2024
Il nuovissimo bonus datori di lavoro virtuosi 2024 è concesso ai datori di lavoro che, all’esito di accertamenti e ispezioni, non risultino in violazione di regole e disposizioni di legge. Il campo d’indagine è quello riguardante la gestione degli impiegati e dell’azienda.
Per capire come funzionerà in concreto il bonus si dovrà però attendere la prossima circolare dell’ispettorato del lavoro (INL). Questo perché i “virtuosi” saranno identificati con una specifica procedura dall’INL. Secondo quanto trapelato il bonus si tradurrà in benefici fiscali e aiuti.
Fondamentale è dunque che il datore di lavoro ottenga un attestato dall’INL e che venga poi inserito in un elenco informatico chiamato appunto “Lista di conformità INL”. Tale elenco sarà consultabile pubblicamente nel sito web ufficiale dell’INL.
Sempre secondo le notizie già filtrate, per 12 mesi dalla data di iscrizione i datori di lavoro a cui verrà rilasciato l’attestato non saranno soggetti a ulteriori verifiche da parte dell’INL.