Rimane tempo fino a giovedì 4 aprile per la cessione dei crediti legata alle spese per i lavori edilizi svolti con il bonus casa.
A febbraio l’Agenzia delle Entrate aveva già avvisato che i tempi per la cessione crediti sarebbero stati dilazionati di un paio di settimane. L’ultima data utile ora è quindi il 4 aprile e non il 16 marzo come si era fissato all’inizio. Con questo passaggio è possibile completare la detrazione delle spese sostenute per li avori edilizi legati al bonus casa svolti nel corso del 2023.
Dei bonus edilizi è possibile infatti fruire secondo tre modalità, di cui una è appunto la cessione del credito d’imposta agli istituti di credito. Questo si ripartisce in quote annuali e la parte non utilizzata non si può richiedere nel corso degli anni successivi, né se ne può richiedere il rimborso. Se però ci sono rate residue di detrazione è possibile comunicarlo, sempre entro il 4 aprile.
Si tratta da tutti i punti di vista dell’ultimo “giro di boa” per il Superbonus e le agevolazioni affini. Con il decreto blocca cessioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 febbraio dello scorso anno si è interrotto il Superbonus per gli interventi edilizi avviati a partire dalla data del 17 febbraio. Per questo la scadenza di aprile è così determinante.
Bonus casa, che succede dopo il 4 aprile
Per chi dovesse farsi sfuggire questa scadenza, rimane l’opzione di riserva di ricorrere alla detrazione in dichiarazione dei redditi. Possono però insorgere difficoltà legate alla portata delle spese sostenute e del reddito lordo di chi ha richiesto il Superbonus. Chi supera la soglia dei 55.000 euro a livello di entrate infatti non può richiedere la detrazione totale.
Molti italiani dunque rischiano di doversi accontentare del rimborso di una parte delle spese affrontate per i lavori. La speranza di chi dovrà ricorrere a questa soluzione però rimane nella possibilità che avvenga una nuova proroga per il superbonus. Per questo conviene aspettare a presentare la dichiarazione dei redditi, in attesa di ulteriori aggiornamenti.
Uno scenario plausibile secondo alcuni è che il Governo si apra all’idea di diluire le detrazioni su un arco temporale di dieci anni anziché sui quattro previsti all’inizio. Intanto però il 4 aprile rappresenta anche la scadenza per l’invio delle comunicazioni sulle ristrutturazioni effettuate dai condomini, ma solo per le parti destinate all’uso comune.