Anche nel 2024 i contribuenti italiani avranno a disposizione il Bonus caldaia: ecco chi può approfittare (e come) di questa preziosa opportunità.
Il grande freddo sta a quanto pare arrivando, e con il caldo delle temperature si ripresenta il problema del costo – spesso esorbitante – da sostenere per riscaldare le nostre case. Oltre al fatto che molte abitazioni sono poco “isolate“, e dunque scarsamente efficienti dal punto di vista energetico, c’è anche la questione degli impianti di vecchia o vecchissima generazione, a partire dalle caldaie. La buona notizia è che il governo ripropone anche nel 2024 un contributo ad hoc.
Il bonus caldaia 2024 è destinato proprio a chi intende sostituire la vecchia caldaia con una di nuova generazione, e consiste in un’importante detrazione fiscale. Dati sui consumi alla mano, il risparmio è assicurato, indipendentemente dal costo della materia prima (che, come sappiamo, da un po’ di tempo è soggetto a forti e imprevedibili oscillazioni). Vediamo tutti i dettagli sul bonus in questione.
Il Bonus caldaia 2024 dalla A alla Z
I cittadini che sono in possesso di caldaie obsolete – le quali, per inciso, dal 2040 non potranno essere più commercializzate nei paesi Ue – possono approfittarne di questo bonus per acquistarne una nuova e molto più performante a costo zero o quasi. Come funziona? In realtà, il Bonus caldaia è una possibilità inserita nelle misure del “pacchetto casa“, e dunque vi si può accedere unitamente a una delle seguenti agevolazioni: Superbonus al 70%, Ecobonus al 50%, Ecobonus al 65% o Bonus ristrutturazione al 50%.
L’incentivo vale anche per chi sostituisce la vecchia caldaia con un impianto a condensazione o installa un impianto con generatore di calore da biomasse combustibili. Per quanto riguarda l’Ecobonus e il Bonus ristrutturazioni, la detrazione è fruibile nella dichiarazione dei redditi in 10 rate annuali di pari importo, mentre la detrazione del superbonus al 70% è recuperabile in 4 rate annuali di pari importo. Nelle spese da detrarre si possono includere anche quelle di trasporto, montaggio e delle eventuali valvole termostatiche. L’Enea ha messo a disposizione dei cittadini una pratica guida con tutte le informazioni necessarie, a partire dall’elenco dei documenti da preparare.
In particolare, il beneficiario del bonus deve inviare una comunicazione all’Enea, per via telematica, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, con i suoi dati anagrafici, i dati dell’immobile oggetto dell’intervento, la descrizione dell’intervento stesso e dell’impianto tecnico pre-esistente. Se il beneficiario o l’installatore non compilano tale comunicazione, si perde il diritto alla detrazione fiscale.