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Bonus busta paga turismo, di cosa si tratta e a chi spetta

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Dalma Bonaiti

Informazioni sul Bonus busta paga turismo, ovvero di cosa si tratta e a chi spetta questo incentivo per il settore turistico.

La legge di Bilancio 2024 garantisce il mantenimento del bonus stagionali, destinato a coloro che lavorano nell’industria turistica, alberghiera e termale. Questa misura riguarderà anche il semestre che inizia l’1 gennaio e finisce il 30 giugno 2024.

Una gratifica, implementata già dal 2023, valida dal 1° giugno al 21 settembre dello stesso anno, è stata concessa ai dipendenti dei settori menzionati. Questa provvede un beneficio supplementare speciale, che non è incluso nel calcolo del reddito, basato sulle ore di lavoro straordinario o svolte durante il turno notturno, effettuate durante il periodo di riferimento.

Per assicurare stabilità lavorativa e compensare per la carenza di lavoro nel campo del turismo, sia ricettivo che termale, il governo ha deciso di fornire un sostegno. Questa misura viene implementata non solo durante l’estate, ma anche nella stagione invernale.

Tutto quello che sappiamo sul Bonus busta paga turismo 2024

La prima proposta della Legge di Bilancio 2024 evidenzia la conferma del bonus stagionali. Tuttavia, é utile ricordare che questa potrebbe subire cambiamenti nei giorni a venire. Resta dunque da stabilire a chi sarà assegnato il bonus stagionali nel 2024.

Per poter usufruire dei diritti previsti, è necessario rispettare alcune condizioni specifiche: bisogna essere impiegati presso un’azienda privata, lavorare nel campo del turismo, dell’ospitalità o delle terme, durante il periodo dal primo Gennaio al 30 Giugno 2024. Inoltre, il reddito percepito durante l’anno fiscale 2023 non deve superare i 40.000 euro.

Pertanto, al momento, il vantaggio non si applica alla stagione estiva appena trascorsa, ma solo a quella invernale e potenzialmente a quella primaverile. Nel 2024, verrà analizzata l’opportunità di prolungare ulteriormente il periodo di riferimento.

Foto | ultramarine5 @Canva -lamiapartitaiva.it

 

Bonus busta paga turismo 2024: cosa spetta con questo supplemento speciale al settore turistico

Come preannunciato, il beneficio stagionale rappresenta un supplemento speciale – che può coesistere con il bonus da 100 euro (ex bonus Renzi) riservato a coloro con redditi sotto i 15 mila euro – ed equivale al 15% dei salari lordi pagati nel periodo specificato dalla misura, in riferimento al lavoro notturno e alle ore extra lavorate durante i giorni festivi.

Inizialmente, si calcola il 15% dei guadagni realizzati durante le ore notturne, inclusi gli extra guadagnati nei giorni festivi. L’aspetto positivo di questo sistema è che il calcolo avviene sul salario lordo. Tuttavia, come precedentemente menzionato, il totale del trattamento speciale aggiuntivo deve essere esaminato dopo le deduzioni.

Un bonus di 75 euro netti in busta paga sarà garantito, per esempio, a un lavoratore che ha incassato 500 euro lordi derivanti da straordinari durante i giorni festivi e dal lavoro notturno.

Serve inviare una domanda per accedere al Bonus busta paga turismo 2024?

E’ importante chiarire che, simile a quanto è stato richiesto nel 2023, nel 2024 sarà necessario inviare una richiesta all’azienda in cui si lavora per ottenere il bonus stagionale. In particolare, il lavoratore che desidera ottenere questo bonus dovrà presentare una richiesta scritta confermando che il suo reddito annuo nel 2023 non ha superato i 40.000 euro, requisito fondamentale per avere diritto al beneficio finanziario straordinario.

Sarà responsabilità del padrone di lavoro, come delegato fiscale, attribuire il pagamento in busta paga. Le somme assegnate, che non costituiscono reddito e quindi non sono soggette a tassazione e contributi, non saranno considerate nell’ISEE, ma saranno comunque riportate nel Certificato Unico successivo.

Detassazione straordinaria nel turismo: le modifiche apportate con la legge di Bilancio 2024

In una modifica alla legge di bilancio approvata dal governo il 16 ottobre 2023, è stata prevista un’estensione della disposizione che esenta il settore turistico dal pagamento delle tasse. Questa proroga, che mantiene le stesse condizioni e requisiti, sarebbe attiva solo per il semestre che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2024. Tuttavia, bisogna aspettare l’approvazione del parlamento per la conferma finale.

La riformulazione della legge di conversione del DL 48 ha introdotto un elemento innovativo: un’integrazione salariale “straordinaria” o un bonus temporaneo per i lavoratori del settore privato del turismo e delle terme, con un reddito fino a 40.000 euro. Questo beneficio è in vigore per il periodo dal 1 giugno al 21 settembre 2023 nell’ambito della detassazione parziale degli extra del turismo nel DL Lavoro trasformato in legge.

Il 15% degli stipendi lordi dei dipendenti per l’anno 2022 sarà considerato, fino a un massimo di 40mila euro, per le ore straordinarie fatte nei giorni festivi e per il lavoro notturno nel periodo dal 1.6 al 21.9 del 2023.

Essenzialmente, in riferimento alla riduzione del 4% dei contributi impostata dal decreto legge 48/2023, le somme economizzate dai datori di lavoro grazie alla tassazione ridotta di una parte degli straordinari saranno versate nel salario dei lavoratori. I dipendenti sono tenuti a richiedere e far attestare al loro datore di lavoro il loro stipendio lavorativo relativo al 2022. Successivamente, le aziende rimborsano gli importi pagati con l’equilibrio contributivo in Uniemens.

Per tale agevolazione si è stabilito il codice tributo “1702” secondo la risoluzione 51, che si riferisce al “Credito accumulato dai sostituti d’imposta per l’assegnazione del trattamento supplementare speciale per il lavoro notturno e straordinario svolto durante i giorni festivi – articolo 39-bis della legge del decreto 4 Maggio 2023, n. 48”.

Tutto quello che è importante che è riportato sull’Articolo 39-bis, i punti chiave:

(Detassazione del lavoro  notturno  e  festivo  per  i  dipendenti  di  strutture turistico-alberghiere)

   1. Al fine di garantire la stabilita’ occupazionale e di  sopperire  all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore  turistico,  ricettivo e termale,  per  il  periodo  dal  1°  giugno  2023  al  21 settembre 2023 ai lavoratori del comparto del  turismo,  ivi  inclusi gli stabilimenti termali, e’ riconosciuto un trattamento  integrativo  speciale, che non concorre alla formazione del reddito,  pari  al  15  per cento delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro  notturno e alle prestazioni di lavoro  straordinario,  ai  sensi del decreto legislativo 8 aprile  2003,  n.  66,  effettuato  nei  giorni  festivi.

  2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a favore dei  lavoratori dipendenti del settore privato titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore,  nel periodo  d’imposta 2022, a euro 40.000.

   3. Il sostituto d’imposta riconosce il trattamento integrativo speciale di cui al comma 1 su richiesta del lavoratore, che attesta per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente  conseguito nell’anno 2022.

  4. Il sostituto d’imposta compensa il credito maturato per effetto dell’erogazione del trattamento integrativo speciale di cui al comma 1 mediante compensazione ai  sensi dell’articolo  17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

Dalma Bonaiti

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