Le famiglie italiane possono richiedere vari bonus tra cui quello per l’assunzione di una badante: vediamo tutti i dettagli.
Quello che l’Italia sta vivendo negli ultimi anni è un periodo socio – economico davvero molto difficile. Accantonata l’emergenza Covid-19 che ha portato con sé notevoli danni all’economia, il nostro Paese sta ora fronteggiando problematiche relative l’aumento delle materie prime e dell’inflazione.
In questo clima così complicato a farne le spese sono ovviamente le famiglie italiane che si trovano a dover fronteggiare tantissimi problemi economici. Il governo non lascia però indietro la popolazione ed è intervenuto con una serie di bonus ed incentivi per alleggerire il peso della crisi.
Tra i tanti bonus che sono stati indetti dal governo non possiamo non citare il bonus badante. La cura dei genitori anziani, soprattutto quando i figli ed i familiari lavorano e non possono garantire assistenza continuativa, passa proprio per colf e badanti. Dal momento che assumere una bandate ha costi più o meno elevati è stato emanato un bonus ad hoc.
Questo bonus è riconosciuto da Cas.Sa. Colf ai datori di lavoro, quindi alla persona che ne ha bisogno, iscritti da almeno un anno. Il bonus consiste in un rimborso di una parte delle spese fatte per il pagamento dei contributi previdenziali e della retribuzione dei lavoratori domestici alle proprie dipendenze.
L‘incentivo massimo di rimborso è di 300 euro al mese per un anno ed è concesso solo se la persona assistita non è autosufficiente e non è in grado di compiere da sola le azioni basi quotidiane come lavarsi o mangiare. Gli interessati possono formulare apposita richiesta al Cas.Sa. Colf allegando il questionario di valutazione compilato dal medico curante.
Inoltre, sempre se l’assistito non è autosufficiente, è riconosciuta anche la possibilità di detrarre le spese sostenute per il versamento dei contributi previdenziali in favore degli addetti all’assistenza personale. La detrazione è del 19% e viene calcolata su un massimo di spesa pari a 2.100 euro. Il massimo del rimborso che si può ottenere in sede di dichiarazione dei redditi è quindi di 399 euro ma solo se l’ISEE non supera i 40mila euro annui.
Oltre al bonus badante esiste anche una indennità di accompagnamento sempre in relazione all’assistenza di una persona anziana. L’assegno di accompagnamento è riconosciuto dall’INPS per gli invalidi civili per i quali è stata accertata la riduzione totale della capacità lavorativa.
Questo tipo di contributo spetta indipendentemente dal reddito e per ottenerla bisogna soddisfare vari requisiti tra cui il riconoscimento della non autosufficienza, la cittadinanza italiana e la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale. La domanda va effettuata telematicamente all’INPS, con allegato l’accertamento sanitario della minorazione.
Se la domanda di indennità di accompagnamento sarà accolta, allora sarà corrisposto un assegno mensile, che nel 2023 ha raggiunto un valore di 527,16 euro netti al mese e che sarà elargito per 12 mensilità.
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