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Bollette gas troppo alte: prezzo al mc pazzesco, cosa succede

Torna ad aumentare il prezzo al metro cubo per il gas e, di conseguenza, tornano a crescere le bollette: ecco costa sta succedendo.

Da circa due anni a questa parte gli italiani stanno vivendo un periodo davvero molto complicato per quanto riguarda la sfera economica e sociale. Dopo una leggera ripresa dell’economia dopo la pandemia da Covid-19, la guerra tra Russia ed Ucraina, che dura ancora oggi, ha portato all’aumento delle materie prime, all’inflazione e all’aumento delle bollette.

Bolletta del gas, aumenti al mc
Bollette del gas ancora troppo alte – Lamiapartitaiva.it

Ad aumentare sono state principalmente le bollette del gas dal momento che il Paese degli zar ha tagliato i rifornimenti al vecchio continente poiché l’UE ha emanato delle sanzioni alla Russia per aver iniziato la guerra. Ancora oggi le bollette del gas, nonostante anche vari aiuti governativi, appaiono molto alte.

Bolletta gas troppo cara: sale ancora il prezzo al metro cubo

Sono tantissimi gli italiani che denunciano aumenti spropositati delle bollette del gas. Per ultimo, tra questi esempi, riportiamo quello di una signora ultraottantenne che si è vista recapitare una bolletta del gas di 906 euro per i consumi di dicembre 2023 e gennaio 2024, pari a 289 metri cubi. Un costo di 3,14 euro a metro cubo, ben tre volte superiore al prezzo di mercato attuale.

Ad essere particolarmente criticata in questa situazione di aumenti spropositati è l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente, per la sua gestione del mercato del gas e per la sua mancanza di tutela dei consumatori. Ma perché la critica all’Arera ed i prezzi in bolletta ancora così alti? Cerchiamo di capirlo insieme.

Bolletta del gas, aumenti al mc
Aumento del prezzo del gas, ecco le nuove cifre – Lamiapartitaiva.it

La prima cosa da dire è che le tariffe a prezzo fisso del gas possono essere rischiose per i consumatori: il fornitore può modificare unilateralmente le condizioni economiche se non sono profittevoli, senza il consenso dell’utente. L’Arera ha introdotto nel Codice di Condotta Commerciale la possibilità per gli operatori di modificare unilateralmente le condizioni economiche dei contratti: una deroga al codice civile che non sarebbe legittima.

Inoltre, la comunicazione delle variazioni contrattuali da parte del fornitore non richiede il consenso dell’utente: basta una semplice raccomandata con ricevuta di ritorno o una mail certificata. L’utente ha poi solo 10 giorni per opporsi alle modifiche contrattuali: un termine troppo breve per tutelare i propri diritti.

In questo periodo di aumenti della materia prima del gas vogliamo sottolineare che le tariffe a prezzo fisso possono essere rischiose in periodi di forte volatilità del mercato: è quindi importante valutare attentamente le diverse opzioni contrattuali prima di sottoscrivere un’offerta.

I consumatori, inoltre, devono essere informati e consapevoli dei propri diritti: è quindi importante leggere attentamente le bollette e le condizioni contrattuali e, in caso di dubbi, contattare il proprio fornitore o un’associazione di consumatori. Infine, vogliamo porre l’accento sul sistema di tutela dei consumatori che, allo stato attuale, non è pienamente efficace. Il sistema di oggi, con il suo focus sulla conciliazione, potrebbe non essere sufficiente a garantire i diritti dei consumatori.

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