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Bollette, fine degli aiuti

Fine agli aiuti pubblici destinati a famiglie e aziende per contrastare il crescente problema del caro bollette. Ecco cosa sta succedendo.

La Banca Centrale Europea sembra aver annunciato una svolta significativa, mettendo la parola fine alle misure di sostegno economico relativo alle bollette dell’energie elettrica per famiglie e aziende.

Bollette, fine degli aiuti
Bollette, fine degli aiuti – lamiapartitaiva.it

Una decisione, questa, che evidenzia la chiara posizione della BCE nei confronti delle misure adottate dai governi dell’Unione Europea in seguito allo scoppio della crisi energetica. Vediamo di capire di cosa si tratta.

La BCE contro i sostegni relativi alla crisi energetica

Secondo l’Istituto di Francoforte, sebbene l’inflazione mostri una tendenza al ribasso nel corso dell’anno, è imperativo evitare che i sostegni, come quelli relativi alle bollette, ostacolino tale processo, contribuendo al mantenimento di prezzi elevati.

La BCE contro le misure di sostegno per la crisi energetica
La BCE contro le misure di sostegno per la crisi energetica – lamiapartitaiva.it

La BCE ha sottolineato la necessità che i governi procedano a revocare gradualmente le misure di sostegno connesse alla crisi energetica per evitare un aumento delle pressioni inflazionistiche a medio termine, oltre a far notare l’importanza di poter implementare politiche strutturali mirate a migliorare la produttività e la competitività dell’economia dell’area euro, con l’obiettivo di ridimensionare progressivamente il gap tra debito pubblico e Prodotto Interno Lordo. Detto questo, è stata poi proposta dalla Banca Centrale Europea una linea strategica incentrata sugli investimenti con l’ambizioso obiettivo di riuscire a potenziare l’offerta europea, sottolineando l’importanza di sfruttare appieno il programma Next Generation EU, come peraltro già precedentemente evidenziato anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano. I suddetti investimenti, oltre a stimolare la crescita economica, devono essere utilizzati come efficace mezzo non soltanto per ridurre le elevate pressioni sui prezzi, ma anche per poter sostenere le transizioni ecologica e digitale.


Come anticipato, il bollettino dell’Istituto ha posto, in particolare, l’attenzione su un ulteriore rischio: quello derivante dalle cosiddette “misure di compensazione energetica”, ossia i limiti di prezzo o riduzioni delle tasse sull’energia, spiegando che potrebbero influenzare il prezzo dell’energia o incentivare l’uso di combustibili fossili, conseguenze dannose che vanno in netto contrasto con l’obiettivo della transizione green.

Per concludere, la BCE ha voluto emettere un “avvertimento” destino all’Italia e alla Germania, che presentano la percentuale più elevata tra tutti i quattro grandi paesi dell’eurozona, di imprese vulnerabili,superando il 9%. In questo frangente, sarebbero le grandi imprese ad apparire più deboli e soggette alle difficoltà rispetto alle Piccole e Medie imprese, ponendo, infine, un focus particolare sulla necessità di affrontare tempestivamente tale situazione prima che possa impattare negativamente sull‘intera economia europea.

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