Con gli affitti sorge spesso un dubbio relativo alla gestione delle utenze: chi fra affittuario e inquilino deve farsi carico delle bollette?
Quando si procede alla stipula di un contratto di locazione, è solito dover aver a che fare con alcune epocali controversie, relative magari a punti non palesemente specificati nel contratto stesso. Una di queste controversie negli affitti riguarda le bollette. A chi spetta pagarle? Bisogna capire innanzitutto che cosa prevede la legge, per quanto riguarda i contratti di locazione standard, in merito ai pagamenti di tutti gli oneri accessori, tra cui rientrano appunto anche le bollette.
Si tratta di spese a carico dell’inquilino o dell’affittuario? Ecco il dubbio principale. E che cosa succede se chi dovrebbe pagarle non le paga regolarmente? Quando in un contratto d’affitto si parla di utenze ci si riferisce ovviamente a tutte le bollette relative a servizi essenziali. Al gas, alla luce, all’acqua, alle tasse relative alla gestione della nettezza urbana.
Quando il contratto non specifica il contrario, l’ordinamento vigente prevede che tutte queste bollette siano a carico dell’inquilino. E questo succede anche nel caso in cui l’intestatario delle bollette è ancora il proprietario della casa. Quindi, non si scappa: nella maggior parte dei casi, il pagamento spetta sempre alla persona che usufruisce del servizio, quindi all’inquilino.
A livello puramente giurisprudenziale, però, il contratto di locazione lascia alle parti grande libertà di disciplinare e regolare a piacimento la questione. Insomma: ci si può accordare anche diversamente. Ma in mancanza di clausole esplicite relative alla ripartizione dei costi relative alle utenze, vengono comunque applicati i criteri fissati per legge. Ovvero quelli che prevedono il pagamento delle bollette degli affitti da parte degli inquilini.
Affitti e contrasti fra le parti: chi paga le bollette?
Ecco dunque una precisazione importante riguardo alle spese delle utenze che farà comodo a chiunque ha intenzione di andare a vivere in affitto: l’onere spetta all’inquilino. Riguardo all’intestazione, anche in questo caso non c’è una regola precisa. La logica e il buon senso spingerebbero affinché tutte le utenze siano intestate all’inquilino. Ma non è sempre così, anche se appare come la soluzione migliore per evitare qui pro quo e spiacevoli contrasti tra le parti.
Quando l’inquilino è anche il titolare del contratto di fornitura diventa anche l’unico soggetto personalmente obbligato al pagamento. Così, nel caso in cui l’inquilino lasci la casa senza aver provveduto a pagare le bollette, la ditta fornitrice non potrà rivalersi sul proprietario dell’immobile.
La legge precisa che il proprietario di casa che effettua il pagamento delle bollette per luce, acqua e gas, ha il diritto di chiedere il rimborso della spesa sostenuta. Può farlo entro due anni dalla data di saldo della bolletta. Trascorso questo tempo il diritto si prescrive. Così, se un affittuario non paga una bolletta e al suo posto la paga il proprietario, quest’ultimo ha sempre tempo per recuperare quanto speso.
