Coloro che possiedono la partita IVA hanno la possibilità di mettersi d’accordo col fisco sulle tasse da pagare. Vediamo di cosa si tratta.
Per chi ha una partita iva, uno dei tasti più dolenti è quello che riguarda le tasse. In molti infatti scelgono di abbassare per sempre la saracinesca proprio perché non riescono a guadagnare la cifra giusta per coprire ogni spesa. Ma per fortuna finalmente il governo ha pensato ad una soluzione.
Si tratta di una sorta di patto che il contribuente va a fare con il Fisco in cui non si dovrà più vivere con l’ansia delle tasse da pagare. Ma vediamo insieme di cosa si tratta e chi può sfruttare questa nuova opportunità.
Il nuovo concordato preventivo biennale
All’interno del nuovo Istituto fiscale aggiunto nel decreto legislativo di riforma riguardo l’accertamento del concordato preventivo biennale, è possibile leggere che lo scopo è quello di favorire l’adempimento spontaneo, un qualcosa che interessa i contribuenti di minori dimensioni e che possiedono un reddito di impresa o di lavoro autonomo che deriva dall’esercizio di professioni o di arti.
Attraverso il concordato preventivo biennale vi sarà quindi la possibilità di accordarsi anticipatamente con il fisco riguardo al reddito da dichiarare durante i due anni e quindi sulle tasse che devono essere pagate da parte di coloro che hanno partita IVA. Attraverso le ultime novità, il contribuente non deve più avere un punteggio di affidabilità fiscale preciso punto Ma veniamo insieme in cosa consiste.
La riforma fiscale va a rivoluzionare del tutto il rapporto fisico-contribuente. Attraverso i nuovi istituto del concordato preventivo biennale, il fisco non occupa più il ruolo di controllore bensì di collaboratore. Insomma, l’Agenzia delle entrate va a realizzare un patto ad ogni partita IVA.
Spiegando il tutto in maniera più semplice, il fisco va a fare una proposta di reddito che crede che il contribuente possa portare a casa nell’arco di due anni. Dopo aver determinato il reddito, il contribuente accetta l’accordo sulle imposte da versare.
In ogni caso, nel momento in cui si accetta la proposta, bisogna adempiere ad alcuni obblighi come:
- Dichiarare il reddito oggetto di concordato andando ad indicare il modello di reddito;
- Rispettare gli ordinari obblighi dichiarativi e contabili.
Si tratta di un meccanismo che fa tutelare il contribuente anche nel momento in cui quest’ultimo consegue un reddito molto più basso rispetto a quello concordato. A questo riguardo, all’interno del dossier ufficiale sul concordato nel decreto del MEF va a determinare i redditi i minori che vanno oltre il 60% a differenza di quelli concordati.
In ogni caso, all’interno del testo finale del decreto, questo nuovo concordato preventivo biennale viene ampliato ad ogni contribuente che possiede la partita IVA.