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Benzina: il fantomatico bonus dovrebbe arrivare, quali sono i requisiti?

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Giulia De Sanctis

Bonus benzina per il 2024: quando dovrebbe arrivare e quali potrebbero essere l’importo e i requisiti da aspettarsi nella legge di bilancio

La legge di bilancio 2024 dovrebbe introdurre, tra le varie misure in valutazione per la manovra, anche un nuovo bonus benzina, con forte attesa da parte dei cittadini.

Il Governo infatti ha confermato che manterrà la linea adottata finora e non ci sarà nessun taglio delle accise. Così, per il caro carburanti si pensa all’introduzione di un bonus per ridurre la spesa gravante sulle famiglie italiane, sempre se si riuscirà ad ampliare il taglio di spesa.

Le risorse, sicuramente non sufficienti per il taglio delle accise, potrebbero infatti essere insufficienti anche per le altre misure invocate dalla maggioranza.

Si sente il non indifferente impatto sulla spesa pubblica del Superbonus, su cui il governo è piuttosto preoccupato. Certo è che le principali emergenze riguardano gli aumenti delle bollette e dei carburanti; perciò, l’arrivo di nuovi bonus è assai probabile. L’ha confermato anche il ministro del Made in Italy Adolfo Urso.

Bonus benzina 2024: cosa aspettarsi e quando arriverà

Nonostante le probabilità siano a favore, anche perché il Tesoro sta valutando una revisione del deficit per dare spazio alla manovra 2024, bisogna ricordare che al momento l’introduzione di un nuovo bonus benzina non è ancora stata ufficializzata, ma è sul piatto della discussione.

Foto | Unsplash @Erik Mclean – Lamiapartitaiva.it

Il ministro Urso era già intervenuto in proposito, confermando l’idea di un sostegno alle famiglie italiane in merito alla spesa per i carburanti.

L’ipotetico bonus, tuttavia, è subordinato al livello dei prezzi: sarebbe infatti una spesa eccessiva e ingiustificata se i prezzi dei carburanti dovessero scendere, ma su questo non sembrano esserci speranze.

Con la decisione della Russia e dell’Arabia Saudita di prorogare i tagli di produzione i prezzi del petrolio hanno subito una nuova impennata.

Perciò più che il mantenersi dei costi – già elevati – attuali, ci si aspettano nuovi rincari: nelle ultime settimane, la benzina ha toccato quota 1,954 Euro al litro, mentre il gasolio ha avuto un costo medio di 1,855 Euro, entrambi in notevole crescita rispetto al precedente trimestre.

Prendendo in esame il costo attuale dei carburanti e il consumo medio delle famiglie italiane di due pieni mensili, l’aumento dei carburanti si può quantificare in 177 Euro all’anno. Anche il bonus benzina si attesterà intorno a questa cifra, essendo una misura straordinaria in progettazione proprio per il caro benzina.

Il ministro Urso ha parlato in proposito di un meccanismo simile a quello della Social card per la spesa, dal valore di 150 euro. Il bonus benzina 2023 per i lavoratori dipendenti, inoltre, ha un valore massimo di 200 euro. È quindi ragionevole stimare il bonus benzina 2024 in un importo tra 150 e 200 euro.

Se il governo dovesse confermare l’introduzione di un bonus benzina nella manovra 2024, questo potrebbe arrivare nei primi mesi dell’anno, considerando che la legge di bilancio deve essere approvata entro fino alla fine dell’anno.

Il bonus benzina 2023 scadrà il 12 gennaio 2024: si tratta, ovviamente, di un incentivo del tutto differente rispetto a quello attualmente in cantiere, ma a livello di tempistiche può essere indicativo.

I requisiti per il bonus

Non essendo ancora avvenuta l’ufficializzazione del bonus benzina, non sono ancora noti i requisiti specifici per fare domanda.

Foto | Unsplash @engin akyurt – Lamiapartitaiva.it

Non è però difficile immaginare che saranno piuttosto stringenti, sia per ridurre la spesa all’Erario – già fortemente gravato – sia per aiutare solo chi effettivamente lo necessita. 

Anche il ministro Urso ha parlato esplicitamente di famiglie a basso reddito, si ipotizza quindi un tetto massimo Isee di 15.000 euro (anche guardando ai bonus sociali Arera, che per quest’anno hanno questo requisito più largo rispetto ai 9.530 euro ordinari).

Considerando il funzionamento degli altri tipi di agevolazioni e le parole del ministro, non è però improbabile che si richieda un Isee inferiore, eventualmente più alto (di solito fino a 20.000/22.000 euro) per le famiglie numerose.

Si dà quasi per certo che si tratterà di un contributo una tantum, come peraltro la Social card, dato che la misura sarebbe rivolta ai rincari di quest’anno e non a livello generalizzato alla spesa per i carburanti.

Giulia De Sanctis

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