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Batterio mangiacarne, attenzione ai sintomi

C’è un batterio mangiacarne che si sta diffondendo e che può mettere a rischio la salute, ecco i sintomi considerati “sospetti”.

Fare il possibile per preservare la propria salute attraverso uno stile di vita morigerato resta fondamentale. Questo non può che passare attraverso un’alimentazione variegata, ma anche cercando di non abusare di fumo e alcol oltre, se possibile, a fare periodicamente attività fisica (bastano 10-15 minuti di camminata al giorno).

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Un nuovo virus mette a rischio la salute di tutti – Foto | Lamiapartitaiva.it

Non si può ovviamente escludere del tutto la possibilità di incorrere in problemi più o meno gravi, come accade quando si diffondono dei virus (il Covid ne è stato uno degli esempi più eclatanti). Ora l’allerta si sta generando a causa della comparsa di un batterio mangiacarne, che ha raggiunto anche l’Italia e che sta mettendo in allerta non poche persone. A riscontrarlo possono essere infatti pazienti di tutte le età.

Arriva il batterio mangiacarne e fa davvero paura

L’idea di prendere una malattia di cui si conosce ben poco non può certamente non spaventare, specialmente perché si può temere che i medici non sappiano bene come poterla arginare, come era accaduto nel primo periodo in cui si era diffuso il Covid. Questa volta a generare l’allarme è quello che viene definito “batterio mangiacarne” o, in alternativa “malattia carnivora” o “sindrome da shock tossico streptococcico (STSS), diffusa su larga scala in Giappone, dove si è riscontrato come possa portare anche alla morte di chi ne risulta infetto a causa delle tossine potenti che la provocano.

L’allerta al momento è massima, al punto tale che questo ha portato anche ad annullare la partita di calcio che era in programma a Pyongyang tra la Corea del Nord e il Giappone (anche questo non può che ricordarci la genesi del Coronavirus).

L’Italia al momento non può dirsi del tutto al sicuro, per questo uno degli infettivologi più famosi nel periodo clou della pandemia, Matteo Bassetti, ha provato a lanciare l’allarme, invitando a non sottovalutare eventuali sintomi “sospetti”. Nei bambini questo può portare all’insorgenza di mal di gola e scarlattina, mentre negli adulti potremmo notare infezioni gravi a carico di polmoni, cuore o encefalo.

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È bene parlare con il medico se si notano problemi ai polmoni – Foto | Lamiapartitaiva.it

Da non sottovalutare anche eventuali eritemi cutanei, da cui è nato il soprannome di “mangiacarne”. Non sottovalutare la situazione parlandone con il proprio medico curante se si dovessero notare eventuali malesseri atipici resta determinante.

Una situazione da non sottovalutare

Il batterio mangiacarne sta generando non poca apprensione in Giappone, al punto tale che il governo di Tokyo è arrivato a emettere un avvertimento a causa dell’elevato numero di casi che sono stati riscontrati. A livello nazionale al 17 marzo si erano infatti raggiunti gli oltre 500 contagi, ma è soprattutto il ritmo di diffusione quello che genera preoccupazione.

Il tasso di mortalità nel Paese del Sol Levante ha raggiunto il 30%, decisamente superiore rispetto a quanto accaduto con altri tipi di infezioni (solo 42 morti in tutto il 2023).

Sulla base di quanto emerso negli ultimi studi, il contagio può avvenire attraverso ferite alle mani o ai piedi, oltre che con le goccioline respiratorie e il contatto diretto con chi è già infetto (anche questo non può che farci venire alla mente il Covid). Curare al massimo l’igiene e lavare frequentemente le mani non può che essere la prima importante arma di difesa.

Bassetti, però, forte dell’esperienza acquisita, è convinto che l’Italia non possa sentirsi del tutto al sicuro, specialmente chi non ha mai contratto il morbillo o non si è vaccinato per questa malattia. In questo caso chi ha tra i 15 e i 40 anni dovrebbe provvedere a contattare il medico di base e a organizzarsi per la vaccinazione.

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