Ancora una volta il Governo riesce a deludere i cittadini: ecco quali prodotti subiscono l’aumento dell’Iva e per quale motivo.
Mentre i grandi potenti del mondo sono riuniti a Davos per parlare di guerre, cambiamenti climatici e malattie “x”, i cittadini devono combattere ogni giorno per fare la spesa senza dissanguarsi.
L’aumento dei prezzi è sotto gli occhi di tutti, l’inflazione che scende o sale porta sempre e solamente una cosa sola, ovvero il rialzo del costo di ogni bene o servizio. Chissà perché, se l’inflazione sale salgono i prezzi e quando l’inflazione scende i prezzi non scendono.
A poco valgono i “giochi” della BCE, quando una famiglia poi non riesce a guadagnare abbastanza per il proprio sostentamento. E in tutta questa situazione il Governo ha pensato bene di alzare l’Iva su prodotti essenziali, dando anche pubblicamente una motivazione che spiega, nei fatti, l’inutilità o l’utilità della politica stessa. Ma andiamo con ordine e vediamo cos’è successo e cos’è cambiato dal 1 gennaio 2024.
La Manovra di Bilancio ci regala un’altra “perla“: non è stata infatti prorogata l’agevolazione sull’Iva innanzitutto sul gas e poi anche su assorbenti igienici, pannolini per bambini e altri prodotti per l’infanzia, sia alimentari che non.
La riduzione dell’Iva al 5% su questi prodotti (di cui non si può fare a meno) era stata decisa proprio dal Governo Meloni, che fin dal suo insediamento ha sempre proclamato di stare dalla parte delle donne, e delle famiglie. Si incentiva da una parte a fare dei figli, e poi si aumenta l’Iva sui prodotti che servono quotidianamente. Una politica che non funziona, e infatti i cittadini sono altamente delusi.
In sostanza, oltre agli aumenti dei prezzi che già si stanno verificando indiscriminatamente, tra speculazione e inflazione, le famiglie dovranno sborsare ancora più soldi per acquistare i prodotti sopra citati, in quanto il rincaro è a monte, nell’aliquota Iva più alta.
Ma il fatto sconcertante è che la stessa Premier Meloni ha affermato di aver preso questa decisione perché “il taglio dell’IVA è stato nella stragrande maggioranza dei casi assorbito da aumenti di prezzo e quindi non penso che valga la pena di rinnovare questa misura”. Un’ammissione, di fatto, che ci fa comprendere che la politica è completamente impotente.
E la stessa cosa avviene ogni giorno, in tutti i comparti: basti pensare alla scelta di eliminare il mercato tutelato, illudendo i cittadini che le società fornitrici di energia avrebbero “sgomitato” a suon di offerte per accaparrarsi i nuovi clienti. E invece hanno fatto “cartello“. Un film già visto, che si ripete a ogni Governo, indipendentemente dalla bandiera o dalle promesse usate in campagna elettorale.
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