Il Governo Meloni non si distingue dagli altri e grazie alla Manovra di Bilancio ci sarà un aumento delle tasse, e anche alcune “beffe”.
Nonostante i vari Governi che si susseguono proclamino le loro azioni come se fossero migliorative o risolutive, il “giochino” che effettuano è sempre lo stesso: aumentano da una parte e tolgono dall’altra. Il risultato è, come al solito, che i cittadini risparmiano pochi centesimi da un lato e sborsano molti euro dall’altro.
La Legge di Bilancio 2024 ha rispettato in pieno il sistema sopra citato; si è fatto un gran parlare di aiuti alle famiglie, di incentivi alle natalità e di detassazione ma poi, nei fatti, gli italiani dovranno pagare di più per moltissimi beni e servizi.
Aumento delle tasse per il 2024: ecco come la Manovra di Bilancio ci fregherà – ancora una volta
Siamo ormai in dirittura d’arrivo per la Manovra di Bilancio, e da qui al 31 dicembre potrebbero arrivare alcune modifiche, ma sostanzialmente “les jeux sont faits“. La tanto acclamata manovra del taglio del cuneo fiscale innanzitutto ha un tempo limitato, ovvero sarà attuata per il 2024, mentre per il 2025 non si sa. Nel mentre, il Governo Meloni ha dichiarato di voler aiutare le mamme lavoratrici e di aver ideato misure a favore della natalità e delle famiglie.
In realtà tutte le famiglie si ritroveranno a pagare più tasse e prezzi più alti per beni e servizi. Non dimentichiamoci che nonostante le mosse della Lagarde l’inflazione sta ancora erodendo il potere d’acquisto. Ma passiamo ai primi aumenti che riguardano le proprietà immobiliari. Con la scusante di voler combattere le entrate in “nero“, si è andati ad alzare la percentuale della cedolare secca per gli affitti brevi, che passa dal 21% al 26%.
Sempre a livello immobiliare, è in arrivo la “beffa” del Superbonus. Le famiglie che sono riuscite, non senza difficoltà, a ristrutturare le abitazioni col bonus, dovranno prepararsi a una batosta: in caso di vendita degli immobili in oggetto, dovranno pagare una tassa del 26% sulla plusvalenza generata grazie alla vendita.
Passando agli altri aumenti, siamo di fronte ad un’altra “beffa“; il Governo Meloni ha dichiarato più volte di voler incentivare la natalità, ma poi nella Manovra è contenuto quanto segue:
- l’Iva sui prodotti di igiene intima femmine passa dal 5% al 10%;
- l’Iva sui pannolini passa dal 5% al 10%;
- sempre sul fronte bebé, l’Iva per gli alimenti per i bambini passa dal 5% al 10%;
- e infine l’Iva per i seggiolini auto passa dal 5% al 22%.
Non mancano aumenti sull’IVIE, che dallo 0,76% si passa all’1,06%; l’IVAFE passa dal 2 al 4% e, dulcis in fundo, i Comuni aumenteranno le aliquote IRPEF.