Non esiste solo il burnout, esiste anche il bore- out: lo stress da noia e da poco lavoro. Vediamo insieme come si riconosce.
Da anni sentiamo parlare di burnout ma nessuno parla mai del fenomeno opposto: il bore-out. Eppure è altrettanto grave.
Possibile sentirsi stressati per il fatto di lavorare troppo poco? Possibilissimo. È la sindrome da bore- out. Tutti sappiamo cos’è il burnout: una sorta di esplosione emotiva dovuta ad eccessivo stress causato dal troppo lavoro. Il bore-out è l’esatto opposto: il lavoratore si sente stressato e frustrato perché il lavoro è troppo poco o perché ciò che fa lo annoia e non lo gratifica.
Si tratta di due fenomeni opposti ma ugualmente preoccupanti e ugualmente nocivi per la salute mentale e fisica. Le ripercussioni, infatti, possono non essere solo ansia, frustrazione, demotivazione e depressione. Possono verificarsi anche sintomi fisici legati al malessere da troppo o da troppo poco lavoro. Secondo gli esperti ci sono segnali ben precisi per riconoscere il bore-out.
Bore- out: ecco come si riconosce
Le persone che soffrono di bore- out forse sono ancora di più di quelle che soffrono di burnout. Ma, mentre di quest’ultimo fenomeno si parla spesso, il bore-out è ancora poco conosciuto ma è altrettanto grave e pericoloso per la salute.
A soffrire di bore- out possono essere tanto i dipendenti quanto i manager. Si tratta di persone che non amano il loro lavoro ma non cambiano per timore di non riuscire a trovarne un altro che consenta loro di mantenersi. In effetti questo non è certamente un buon momento per licenziarsi in quanto le offerte di lavoro, specialmente in determinati settori, non sono molte.
Chi soffre di bore- out si sente svilito e sottovalutato e prova noia per la propria mansione. Di conseguenza, per mascherare questo senso di noia e frustrazione, talvolta finge di essere sempre super impegnato in mille attività. Uno dei segnali tipici di chi soffre di bore-out consiste nel camminare are nervosamente per i corridoi, nello scrivere compulsivamente tantissime mail spesso inutili, nel portarsi il lavoro a casa anche se non ce ne è alcun bisogno.
E, magari, invece, durante l’orario lavorativo passa il tempo a occuparsi di questioni private o a chattare per colmare la noia e far passare il tempo. Tutto questo genera un fortissimo senso di stress e frustrazione nel lavoratore che soffre di bore- out. Una costante angoscia che, esattamente come nel caso del burnout, se non presa in tempo e non curata con l’aiuto di uno specialista, può sfociare in attacchi di ansia, attacchi di panico e, addirittura, depressione. I lavoratori affetti da bore-out, spesso, vengono accusati di essere pigri. La loro non è affatto pigrizia: è un malessere interiore che deve essere compreso e curato.