Nel nostro Paese, una nuova normativa taglia fuori i titoli di Stato dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
Questa disposizione, entrata a far parte della Manovra 2024, arriva anche ad altri titoli garantiti dallo Stato, come libretti di risparmio e Buoni postali. Prima di procedere con ulteriori analisi, è bene sottolineare che l’ISEE è un indicatore determinante usato per stabilire l’accesso a numerosi benefici assistenziali e agevolazioni in Italia, come borse di studio, bonus asilo nido, e l’assegno unico per i figli.
Questa esclusione determinerà un abbassamento del valore dell’ISEE per i possessori di tali titoli. Gli effetti positivi che si provocheranno andranno ad aumentare potenzialmente il loro accesso ad alcune prestazioni assistenziali. In base alla Relazione tecnica allegata alla manovra, gli effetti più importanti si avranno sull’assegno unico, che invece è una prestazione universale collegata a diverse classi ISEE.
L’ISEE si fonda sulla valutazione del patrimonio familiare, sia mobiliare (conti correnti e investimenti) sia immobiliare (proprietà immobiliari). Basti pensare che il 20% della valutazione dell’ISEE deriva dal patrimonio. Di fatto così l’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni postali coinvolgerà la misurazione dell’ISEE.
Al di là di questo cambiamento, la conseguenza sulla maggior parte delle prestazioni assistenziali è ritenuto non di primaria importanza, visto che queste hanno bisogno solitamente un ISEE piuttosto basso. Tuttavia, l’assegno unico cambia per la sua universalità e per la diversità di classi ISEE che portano ad avere il livello delle prestazioni, rendendo l’impatto di questa esclusione più significativo a livelli di ISEE più alti.
Cosa cambia per l’Assegno unico e cosa c’è da sapere
L’assegno unico è una misura destinata a tutte le famiglie con figli a carico, che non tiene conto dell’ISEE, ma si basa a seconda della presenza della prestazione cambia in base a tale indicatore. Viene pagato retroattivamente, con l’importo basato sul valore dell’ISEE al momento della richiesta. Anche in assenza di ISEE o con un ISEE superiore alla soglia di 43.240 euro, è possibile ricevere l’importo minimo previsto.
Gli importi dell’assegno unico sono stabiliti a seconda di scaglioni ISEE molto specifici, con una progressione che cambia in base dell’ISEE e di altri fattori, come l’età dei figli e la composizione del nucleo familiare. Sono previste aumenti per famiglie con tanti figli, madri giovani, famiglie con disabilità o con figli molto piccoli, e in altre situazioni specifiche stabilite dalla legge.
Tirando le somme, si può affermare che la recente modifica legislativa ha un impatto notevole sull’assegno unico, poiché modula l’accesso e l’ammontare della prestazione in base alla nuova valutazione dell’ISEE. Escludendo i titoli di Stato e i buoni postali fino a 50.000 euro.