Da sapere sull’Assegno Unico per i figli, cosa cambia nel 2024: ecco quando inoltrare domanda, le quote spettanti e tutte le info utili.
L’Assegno Unico per i figli è il contributo economico mensile riconosciuto a tutte le famiglie con figli a carico, per questo motivo è detto universale. Spetta per ciascun figlio dal 7° mese di gravidanza fino al 21° anno di età se il figlio studia all’università. L’importo riconosciuto cambia a seconda delle condizioni economiche della famiglia, come risultano dal modello Isee.
L’Assegno Unico è stato introdotto nel 2022 e ha sostituito i vecchi assegni familiari e altri bonus riconosciuti per i figli. Mentre è rimasto in vigore autonomamente il bonus asilo nido. L’Assegno Unico è versato mensilmente, con importi che variano a seconda della situazione economica della famiglia. Chi ha un reddito e un patrimonio basso percepirà un assegno più cospicuo, ma anche le famiglie numerose e quelle con figli disabili.
Lo scorso anno, l’Assegno Unico è stato aumentato per adeguarlo all’inflazione. Scopriamo di seguito scopriamo quando si può fare domanda per il contributo e quanto si ha diritto a ricevere,
La domanda per ricevere l’Assegno Unico per il figlio a carico può essere presentata entro 120 giorni dalla nascita del figlio o prima ancora della nascita dal settimo mese di gravidanza. Occorre fare attenzione alle date per poter percepire anche gli arretrati. Infatti, quando viene presentata la domanda per l’Assegno Unico, il contributo viene riconosciuto entro 60 giorni dalla domanda. Se la domanda sarà presentata entro il 30 giugno prossimo, l’Assegno sarà pagato dal mese di marzo, inclusi i mesi arretrati da gennaio. Se invece la domanda sarà presentata dopo il 30 giugno non saranno riconosciute le mensilità arretrate da gennaio.
La domanda va presentata in via telematica sul portale Inps da uno dei genitori che ha la potestà genitoriale sul figlio. Si accede al portale Inps con le credenziali Spid, Cie, Cns, e si inviano tutti i dati anagrafici del genitore e del figlio e il modello Isee in corso di validità, sul quale sarà commisurato l’importo. Fate attenzione che il modello Isee sia aggiornato e valido. Chi non presenta l’Isee riceverà l’importo più basso, quello previsto per redditi e patrimoni sopra i 40mila euro.
L’importo dell’Assegno Unico sarà versato mensilmente dall’Inps sul conto corrente che il genitore ha indicato al momento della domanda. Nel 2024, l’Assegno Unico sarà aumentato del 5,4%, il tasso di rivalutazione Istat per l’adeguamento al costo della vita.
Sul portale dell’Inps è disponibile il simulatore per conoscere quanto spetterà per l’Assegno Unico, dopo aver introdotto tutti i dati e parametri.
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