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Assegno unico per i figli, come si richiede? E quali sono i requisiti?

Dal mese di settembre è possibile fare richiesta del beneficio economico a sostegno della natalità. Spetta a tutti ma varia in base al reddito, al numero e all’età dei figli a carico

 

Dal mese di settembre tutti i neogenitori potranno fare richiesta dell’Assegno unico e universale. L’Inps ha già pronte le email con tutte le informazioni per ottenere il sussidio economico.

Cos’è l’Assegno unico universale

L’Assegno unico e universale è un beneficio economico riconosciuto alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e, senza limiti di età, per i figli con disabilità.

L’importo varia in base alla condizione economica del nucleo familiare certificata dall’Isee, tenuto conto dell’età e del numero dei figli, nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

L’Assegno è ”unico” in quanto mira a semplificare le misure a sostegno della genitorialità e della natalità . È “universale” poiché viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isse o con reddito superiore a 43.240 euro.

A chi è rivolto

L’Assegno unico e universale è riconosciuto ai nuclei familiari:

• per ogni figlio minore a carico e, per i nuovi nati, a decorre dal settimo mese di gravidanza

• per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che:

    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea

    • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro   annui

    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego

    • svolga il servizio civile universale

• per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Donna al computer
Immagine | Pixabay / @Welcome to All – Lamiaparitaiva.it

L’importo erogato

L’importo viene determinato in base all’Isee del nucleo familiare, tenuto conto del numero e dell’età dei figli a carico. Si va da un minimo di 54 euro per ogni figlio minore con Isee superiore a 43.240 euro a un massimo di circa 190 euro per i redditi inferiori ai 15mila euro.

Sono previste inoltre delle maggiorazioni, nel caso in cui il nucleo familiare sia numeroso, la madre abbia meno di 21 anni, se all’interno siano presenti figli piccoli (fino a 3 anni) o con disabilità.

Come fare domanda

La domanda può essere inoltrata all’Inps, con eventuale presentazione dell’Isee, accedendo al sito attraverso lo Spid oppure contattando il numero verde 803.164. È possibile rivolgersi anche ai patronati.

Ai nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza, l’Assegno è corrisposto d’ufficio dall’Inps, senza necessità di presentare apposita domanda.

I requisiti

All’assegno hanno diritto tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. La misura è vincolata al possesso dei requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza (almeno due anni).

Le altre misure a sostegno della natalità

Come specifica l’Inps sul proprio sito, con l’entrata in vigore dell’Assegno unico e universale, dal mese di marzo 2022 sono state abrogate le altre misure di sostegno alla natalità, in quanto inglobate dall’Assegno stesso (bonus mamma domani, assegni familiari ai nuclei familiari con figli, bonus bebè, detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni).

L’Assegno non assorbe né limita invece gli importi del bonus asilo nido. È compatibile con il  Reddito di Cittadinanza e con altre misure a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni e dagli enti locali.

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