L’assegno unico va tenuto fuori o dentro il calcolo ISEE? Ecco tutto quello che c’è da sapere, possiamo finalmente fare chiarezza sul tema.
Tra le tante possibilità confermato dal governo per questo 2024, una menzione d’onore va fatta per l’assegno unico. Ossia un sussidio in più che è stato lanciato per poter venire incontro alle famiglie più in difficoltà dal punto di vista economico. Un vero e proprio sostegno, volto a rendere meno difficoltose le spese per il sostentamento personale e degli altri membri facenti parte del nucleo.
Ma c’è una domanda che da tempo attanaglia tutti coloro che già oggi stanno ricevendo l’assegno e anche chi non ha effettuato domanda per poterlo ottenere. L’assegno unico va tenuto fuori o dentro il calcolo ISEE? Ora possiamo finalmente fare chiarezza sul tema. Così vi toglierete ogni dubbio e saprete sempre come procedere per non incappare in futuro in possibili conseguenze disastrose, col Fisco pronto ad intervenire e ad applicare pesanti sanzioni.
Una grande novità quella che è stata appena lanciata e che riguarda l’inserimento dell’Assegno unico per il calcolo del proprio ISEE. Dopo diverse settimane abbiamo finalmente la possibilità di fare chiarezza sul tema, così che non ci siano più dubbi in merito a quelle che sono le procedure da dover obbligatoriamente mettere in pratica.
Secondo quanto emerso, anche l’assegno unico non verrà conteggiato per il calcolo del Reddito. E ad annunciare questa notizia ci ha pensato la viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci. “L’INPS sottrarrà dal valore dell’ISEE quanto ricevuto per l’assegno unico nel corso del 2022” le sue parole. Si attende una misura più strutturale, ma intanto il Governo ha pensato di mettere in atto questa mossa per poter salvare il bonus e andare incontro alle 6 milioni di famiglie che hanno bisogno di altri bonus oltre che all’assegno.
“L’esecutivo è consapevole che la normativa istitutiva dell’assegno unico ha un impatto negativo rispetto al calcolo dell’ISEE, che sta causando numerosi problemi alle famiglie ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate” ha poi continuato la viceministra. Ora per le famiglie c’è la possibilità dunque di godere di vantaggi extra. Considerando che si ha diritto a quasi 2.400 euro l’anno, infatti, tenendo fuori questo numero dal reddito c’è modo di ottenere ulteriori sussidi senza problemi. Come per esempio la Carta Risparmio Spesa, il bonus psicologo o il bonus asilo nido.
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