Chi ha perso i soldi dell’Assegno Unico può richiedere gli arretrati ma dovrà agire entro una determinata scadenza.
Per poter ottenere la somma realmente spettante dell’Assegno Unico occorre inviare l’ISEE in corso di validità entro il mese di febbraio. I ritardatari potranno recuperare gli arretrati ma solo presentando l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente entro poco tempo.
L’Assegno Unico viene erogato dal mese di marzo 2022 alle famiglie con figli a carico entro i 21 anni e indipendentemente dall’età in caso di figli con disabilità. L’importo varia in base alla fascia ISEE di appartenenza. Nel 2024 si va da un minimo di 57 euro con ISEE oltre i 45.574,96 euro ad un massimo di 199,4 euro per figlio a carico in caso di ISEE entro i 17.090 euro. Poi ci sono le maggiorazioni previste al verificarsi di alcune condizioni (disabilità del figlio, entrambi i genitori lavoratori, mamma con età inferiore ai 21 anni).
L’Assegno Unico è una misura prevista indipendentemente dalla situazione economica di una famiglia. Significa che anche non presentando l’ISEE si avrà diritto al beneficio ma si verrà inseriti automaticamente nella fascia più alta ricevendo, dunque, il minimo. Perché perdere soldi se il proprio ISEE è basso? Meglio procedere con il calcolo dell’ISEE 2024 il prima possibile e recuperare gli arretrati.
ISEE 2024 per ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico Universale
Solo presentando l’ISEE 2024 entro il 29 febbraio le famiglie avranno continuato ad ottenere l’importo spettante dell’Assegno Unico. Chi non ha proceduto con il calcolo entro quella data avrà notato che a marzo la cifra ottenuta è stata quella minima per ogni figlio a carico. Per recuperare le somme non erogate e l’eventuale adeguamento in seguito alla rivalutazione del 5,4% bisognerà procedere con il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente entro il 30 giugno 2024.
Dal 1° luglio, infatti, gli arretrati non saranno più recuperabili ma ci sarà solo l’adeguamento all’importo corretto in base alla propria situazione economica. L’unico onere per i cittadini, dunque, è quello di presentare il nuovo ISEE puntualmente ogni anno entro il 28/29 febbraio (la domanda di Assegno Unico invece si rinnova in automatico) oppure entro il 30 giugno per ricevere gli arretrati a partire dal mese di marzo.
Ricordiamo, inoltre, che un altro obbligo è aggiornare la domanda di Assegno Unico qualora ci siano delle variazioni importanti come un figlio che diventa maggiorenne (l’importo sarà minore) oppure un’uscita dal nucleo familiare. La procedura di comunicazione della variazione si può compiere online tramite il portale dell’INPS accedendo alla sezione dedicata con le credenziali digitali.