Tutti i requisiti per ricevere e i calcoli per l’assegno sociale da 6.500 euro all’anno, e come poter arrivare a 8.560 euro grazie all’Inps.
Il governo non trascura coloro che sono in situazione di disagio finanziario, in particolare se hanno raggiunto un’età tale da non essere più ritenuti idonei al lavoro. Ci sono varie misure a beneficio di chi è più in là con gli anni, e l’Assegno sociale, uno strumento molto noto, è tra queste. Con questa disposizione, l’Inps può erogare fino a 6.500 euro netti all’anno a chi soddisfa i criteri richiesti.
Il servizio assistenziale noto come assegno sociale, fornito dal governo, si rivolge a coloro che, al compimento dei 67 anni di età pensionabile nel 2023, sono afflitti da severi problemi finanziari. Alcuni lo chiamano anche pensione sociale, benché il termine non sia totalmente corretto.
Nel 2023, grazie all’incremento dell’importo e all’espansione dei criteri di qualificazione, sarà accessibile a un numero più ampio di individui.
Ogni anno l’importo dell’assegno sociale viene rivisto per riflettere l’inflazione degli ultimi 12 mesi, allo stesso modo delle altre forme di sostegno economico e previdenziale. L’Inps, per il 2023, ha impostato provvisoriamente un tasso del 7,3% per l’assegno sociale, implicando un innalzamento dell’importo riscuotibile quest’anno. Tuttavia, come vedremo, il tasso definitivo si prevede essere più alto. Questo non solo assicura un beneficio economico incrementato per i beneficiari, ma estende anche il numero di persone che sono idonee al beneficio, poiché quest’ultimo è influenzato anche dall’importo dell’assegno sociale.
L’Assegno sociale serve a proteggere chi, al compimento dell’età pensionabile di 67 anni previsto per il 2023 e il 2024, non gode di un reddito adeguato per mantenersi. Si tratta di persone senza lavoro e che non hanno i requisiti per andare in pensione, oppure di chiunque riceva un assegno pensionistico di basso importo.
Questo strumento garantisce che ogni individuo di almeno 67 anni abbia un reddito adeguato per sostenere uno stile di vita dignitoso. Si prende in considerazione anche la situazione finanziaria dell’eventuale coniuge.
È molto facile fare la richiesta per l’Assegno sociale nel momento in cui si raggiunge l’età di 67 anni, grazie all’evoluzione digitale intrapresa dall’Inps negli ultimi anni. Coloro che possiedono lo Spid possono inviare una richiesta autonomamente attraverso il sito ufficiale dell’Istituto. In caso contrario, è possibile contattare il servizio clienti o ricorrere a un patronato.
Esaminiamo attentamente come si arriva al totale annuale di 6.500 euro e quali sono i servizi che contribuiscono ad incrementare ulteriormente questo ammontare.
Chi beneficia dell’assegno sociale da 6.500 euro
Pertanto, identifichiamo chi può beneficiare di tale sussidio che nel 2023, in seguito all’aggiornamento fatto all’inizio dello stesso anno per tenere conto dell’aumento del costo della vita, detiene un importo mensile di 503,27 euro (a differenza dei 468,11 euro del 2022) pagato per tredici volte in un anno, ovvero una somma annua di 6.542,51 euro.
Come precedentemente descritto, il beneficio sociale è riservato a coloro che hanno almeno 67 anni e si trovano in una situazione di bisogno, poiché rientrano nelle seguenti categorie di reddito:
Un reddito personale di 6.542,51 euro (che rappresenta l’importo annuale della prestazione) e un reddito coniugale di 13.085,02 euro (equivalente a due volte la prestazione) sono i criteri per il calcolo.
Il calcolo può essere spiegato come segue:
– Per le singole persone, l’importo è 6.542,51 euro.
– Per le coppie sposate, l’importo è 13.085,02 euro.
E’ evidente quindi che solo coloro che hanno un reddito pari a zero hanno diritto all’importo pieno di 6.542,51 euro all’anno. Se sono sposati, il loro reddito coniugale non deve superare l’importo annuale della prestazione sociale.
Come l’assegno sociale arriva a 8.560 euro all’anno
Se pensate che 6.500 euro all’anno siano insufficienti, vi piacerà sapere che coloro che soddisfano certi requisiti possono ricevere un aumento dell’assegno sociale, portandone il valore annuo a 8.600 euro.
Questo aumento, noto come “incremento al milione”, fu introdotto nel 2001 dal governo Berlusconi con lo scopo di elevare le pensioni e i sussidi fino ad un milione delle vecchie lire.
Il cambio da lira a euro ha portato ad una rivisitazione dell’importo che, considerando vari aggiustamenti nel corso degli anni, si traduce oggi in un contributo mensile di 660,79 euro. Pertanto, il valore annuo si attesta a circa 8.560 euro, per l’esattezza 8.590,27 euro. Grazie a questa misura, l’assegno sociale beneficia quindi di un extra massimo di 157,52 euro al mese.
Questo aumento, tuttavia, è riservato solo a quelle persone che hanno raggiunto i 70 anni di età, quindi solo 3 anni dopo aver ottenuto l’assegno sociale. Anche in questa situazione, ci sono dei limiti di reddito che non devono essere superati:
8.590,27 euro per un individuo da solo;
14.675,70 euro per una persona sposata.
L’ammontare dell’aggiunta si determina utilizzando la formula seguente:
8.590,27 – reddito personale
Di conseguenza, l’ammontare totale è assegnato solo a coloro che hanno un reddito fino a 6.542,51 euro, cioè coloro che non hanno altre fonti di reddito oltre all’assegno sociale.
Nonostante sia completamente riconosciuto, è indispensabile non superare il limite di 14.675,70 euro di reddito matrimoniale. Se il reddito supera tale cifra, l’importo dell’incremento dovuto sarà calcolato come segue: 14.675,70 – reddito matrimoniale.
Come ottenere l’assegno sociale e la pensione di cittadinanza in contemporanea
La possibilità di ottenere sia l’assegno sociale che la pensione di cittadinanza è concreta, a condizione di rispettare i requisiti necessari. Questo implica che le due misure possono essere combinate.
Consideriamo un esempio di una persona di 67 anni che non ha altre fonti di reddito oltre all’assegno sociale erogato dall’Inps. Quest’individuo avrebbe la facoltà di presentare una domanda per la pensione di cittadinanza, una prestazione destinata a chi possiede un reddito non superiore a 7.360 euro.
Per determinare l’importo, si utilizza la formula seguente: 7.360 – reddito personale.
Pertanto, un individuo isolato che ha come unico guadagno l’assegno sociale può richiedere la pensione di cittadinanza. Questo gli fornisce un aiuto di 1.274 euro all’anno, leggermente più di 106 euro al mese, a cui si aggiunge un contributo aggiuntivo di 150 euro nel caso specifico in cui si sia in affitto.
Tuttavia, una volta che l’individuo raggiunge i 70 anni, non avrebbe più diritto a questo, poiché con l’aggiunta dell’aumento al milione, l’assegno sociale supera gli 8.600 euro. Questo comporta quindi il superamento del limite massimo per beneficiare della pensione di cittadinanza.
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