Gli importi dell’assegno di inclusione cambieranno dal prossimo anno, come accade sempre a condizionare è l’andamento dell’inflazione.
Pote ricevere l’assegno di inclusione, conosciuto anche come assegno unico, può essere davvero provvidenziale per molte famiglie, visto che si tratta di quell’importo che viene concesso ad alcuni nuclei, a condizione che si presentino alcuni requisiti ben precisi. Questo accade quando un componente è disabile, minorenne, con almeno 60 anni di età o in condizioni di svantaggio inseriti in un programma di cura e assistenza.
L’idea di dare loro un sostegno nasce proprio per permettere a chi ne ha la necessità di rientrare almeno in parte delle spese sostenute, come accade ad esempio a bambini e ragazzi che stanno completando il proprio percorso di studi o a chi deve sottoporsi a cure ben precise. L’importo non è mai lo stesso, ma varia di anno in anno, sull’a base dell’andamento dell’inflazione, fattore che condiziona le spese che dobbiamo sostenere, compreso quanto previsto per i prodotti che acquistiamo al supermercato.
Anche se non siamo ancora arrivati al giro di boa di quest’anno, non può che essere naturale pensare in anticipo a quello che accadrà nel 2025, specialmente quando si tratta di importi che si devono percepire o di tasse da pagare. Questo permette così di capire cosa aspettarsi e se si abbia la possibilità di avere uno stile di vita almeno discreto.
Un principio simile non può che essere valido anche per l’assegno di inclusione, che rappresenta una misura che si rivela davvero utile per tante famiglie. Prendere spunto dall’andamento dell’inflazione può portare a una piccola modifica, ma che conferma la volontà dello Stato di non restare inermi di fronte a quanto accade, ben sapendo come questo fattore possa essere un aspetto da non trascurare.
Non a caso, chi lo riceve già da qualche tempo ha notato una variazione di 25 euro nell’arco dell’ultimo triennio. Si è passati infatti da 175 euro fino a sfiorare i 200 euro attuali (199,40 euro, per la precisione). Aspettarsi un ritocco verso l’alto appare però difficile, l’inflazione infatti non sta aumntando in maniera così rilevante come accaduto recentemente.
Se le stime presenti nel Documento di Economia e Finanza dovessero essere confermate, l’inflazione dovrebbe essere pari all’1,6%, non ci si può quindi attendere una modifica incisiva. Previsioni simili fanno quindi pensare che l’assegno di inclusione possa passare a 202,59 euro, pari quindi a incremento di poco più di 3 euro al mese. L’importo massimo spettante ai figli di età inferiore a 1 anno o inferiore a 3 anni nel caso di nuclei familiari con almeno 3 figli a carico sarebbe invece pari a a 303,88 (rispetto agli attuali 299,10). Per l’importo minimo la differenza sarebbe invece quasi impercettibile, da 57 a 57,91 euro.
Un’ulteriore variazione riguarderebbe inoltre le soglie ISEE da non superare per avere diritto al massimo valore dell’Assegno unico: attualmente è pari a 17.090,61 euro, mentre nel 2025 si salirebbe a 17.364 euro circa.
La Consob avverte sulle crescenti frodi finanziarie su WhatsApp, dove truffatori utilizzano nomi noti per…
AirTag 2, in arrivo nel 2025, promette miglioramenti significativi in prestazioni e sicurezza, mantenendo il…
Le economie dell'Europa dell'Est, colpite dal rallentamento tedesco e dalla crisi industriale, affrontano sfide significative,…
Weekend turbolento per i viaggiatori italiani: uno sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia…
Brembo riporta ricavi di 2,93 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024, con…
Mara Venier condivide le sue fragilità e esperienze dolorose in un'intervista, affrontando temi di violenza,…