Assegni falsi, ecco come riconoscerli ed evitare di essere fregati: proteggersi non è mai abbastanza, specie quando si tratta di denaro!
La crisi economica mette in difficoltà tutti, e potrebbe rendere chiunque degli “Arsenio Lupin” d’eccellenza! Cosa accade quando si entra in contatto con assegni falsi? Soprattutto come si fa a riconoscerli ed evitare qualsiasi problematica? Questa guida è quello che ci vuole per proteggersi da situazioni più che spiacevoli. Di questi tempi la precauzione non è mai troppa. Ecco come riconoscerli, quali caratteristiche hanno, e come averla vinta davanti ai truffatori.
È bene parlare di questioni di tale portata, non per arrecare ansie, ma perché è proprio vero che l’impellente crisi economica farebbe davvero fare qualsiasi cosa. Seppur ad oggi sia ormai tutto consolidato in forma digitale, specie le transazioni economiche di portata rilevante, c’è comunque chi predilige la forma cartacea. Appunto, c’è sia nel materiale che nelle informazioni riposte, tutto quello che serve per identificare la veridicità degli assegni.
Per scongiurare che questi siano falsi è necessario uno sguardo. Non serve essere degli esperti del settore, dal momento in cui una volta riconosciuti i “dettagli a cui far caso” la verità balza immediatamente agli occhi.
Assegni falsi, guida per riconoscerli: basta uno sguardo!
Basta letteralmente uno sguardo nelle informazioni riposte, per poi toccare con mano la consistenza del materiale. Per essere tutto a posto bisogna che gli assegni rispettino delle caratteristiche, altrimenti sono da considerare falsi. Ecco quali gesti fare e soprattutto quali informazioni verificare.
Per prima cosa è bene fare un’analisi fisica con il fine di riconoscere che negli assegni ci siano tutti gli elementi corretti. Se si tratta di un assegno circolare non devono mancare: la dicitura relativa al “pagamento in vista“, in cui l’importo è indicato sia a numeri che lettere. Segue poi il nome della banca e del funzionario che hanno dato l’approvazione alla transazione, ed infine il nome del beneficiario. Questi elementi non possono mancare, altrimenti ci sono irregolarità che potrebbero puzzare di falsità, e non di meri errori.
Se si è in banca il numero dell’assegno deve corrispondere a quello in calce, soprattutto lo stesso stile dei caratteri deve essere uguale. Infatti, quando ci sono altri font, potrebbero esserci delle truffe. Quindi, è bene munirsi di una torcia e di una lente, in modo da non farsi scappare dettagli importanti. I truffatori più bravi sono in grado di fare questo ed altro.
Anche il materiale della carta, non deve essere né troppo spesso, né troppo leggero. Infine, i numeri presenti nel MICR, cioè il Riconoscimento di caratteri mediante l’inchiostro magnetico, sono presenti sia nella parte frontale che posteriore. Ultima chicca? Se si ha qualche timore, contattare sempre la banca per verificare la veridicità dell’assegno in questione.