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Aiuti per i figli, quando i genitori devono restituire i soldi

Detrazioni figli a carico, queste persone devono restituirle. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere e soprattutto a chi è rivolto.

Numerosi sono le agevolazioni e i bonus che il governo sta stanziando a favori dei cittadini più bisognosi. Ma in alcuni casi, proprio come questo di cui stiamo per parlarvi tali beneficiari sono costretti a restituire una parte o l’intera cifra delle somme ricevute.

Detrazioni figli a carico: alcune categorie chiamate a ridare indietro i soldi percepiti
Aiuti per i figli: ecco chi sono i genitori che devono restituire gli importi – lamiapartitaiva.it

Ma cosa può mai succedere di così grave che lo Stato richiede il rimborso delle somme erogate a favore dei beneficiari? Per avere delucidazioni in merito su questo e tanto altro vi consigliamo di leggere l’articolo. Così facendo eviti la possibilità in futuro di incorrere in tali spiacevoli inconvenienti.

Detrazione figli a carico: queste categorie devono restituire i soldi

Oggi parliamo della “detrazione figli a carico”. Per le detrazioni per i figli a carico spetta il 50% per ogni genitore. I genitori possono decider chi dei due può beneficiarne o invece possono decidere di prendere 50% a testa.  Ma attenzione! Oggi alcune categorie sono costretti a restituire gli importi incassati di tale agevolazione

Questi genitori devono restituire gli importi dell'aiuto figli
Detrazioni figli a carico: ecco chi deve restituirle – lamiapartitaiva.it

Nel caso che un coniuge sia fiscalmente a carico dell’altro a quest’ultimo sono attribuite al 100% anche le detrazioni dei figli a carico. In caso di separazione o divorzio si applicano le regole previste per i genitori coniugati: le detrazioni vanno divise al 50%. Nel caso di affidamento esclusivo, invece, le detrazioni in mancanza di accordo spettano solo al genitore a cui il figlio viene affidato.

Ma può capitare, che nel caso di genitori divorziati o non conviventi, che uno dei due chieda le detrazioni per i figli a carico al 100%, senza parlarne con l’altro. Il risultato è che uno dei due continuerà a usufruire delle detrazioni al 50% (come realmente spetta), mentre l’altro le riceverà al 100%. Infatti in caso di controlli fiscali su una delle dichiarazioni dei redditi risulterà una percentuale di detrazione al 150%.

Ma per contestare la richiesta del Fisco è necessario collegarsi a Civis, ovvero il servizio che permette di ricevere assistenza sulle comunicazioni di irregolarità, sugli avvisi telematici e le cartelle di pagamento. Bisogna quindi comunicare all’Agenzia delle Entrate che si è nel giusto. Abbiamo usufruito solo del 50%, mentre l’altro genitore senza autorizzazione ha richiesto le stesso con percentuale al 100%. Ma in questo caso l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere una sorta di autocertificazione.

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